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Perché il News Feed di Facebook sarà governato dagli utenti

Una revisione completa del News Feed. Un sistema di selezione delle notizie più sofisticato, basato su uno studio preciso delle interazioni sociali, darà risalto a contenuti compatibili con gli interessi degli utenti.
A cura di Enrico Galletti
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Novità in vista in casa Facebook. Questa volta, in ballo, c’è un restyling completo del News Feed, la pagina principale del social network che gli utenti visitano appena dopo essersi loggati. Dal News Feed passano tutti i contenuti condivisi dagli amici o dagli utenti seguiti: foto, video link e stati. Insieme alla pagina del profilo personale, il News Feed è l’habitat naturale di qualsiasi frequentatore del social network a icona blu. E Facebook, nel restyling che sta pianificando da tempo, partirà proprio da lì. Dalla volontà di dare a ciascun utente gli strumenti utili per distinguere le testate giornalistiche affidabili e quelle in cui, invece, si insidiano decine di fake news. Lo rivela in un’intervista Adam Mosseri, VP of Product Management for News Feed.

Zuckerberg: "Noi di fronte alla sfida di valorizzare le news attendibili"

Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, ha affidato a un post i propositi che si concretizzeranno con il prossimo update. "Siamo davanti al secondo traguardo importante di quest'anno. Vogliamo assicurarci che le notizie che circolano su Facebook siano sempre di alta qualità. Nel mondo di oggi c'è troppo sensazionalismo e troppa disinformazione. I social consentono alle persone di diffondere le informazioni a una velocità incredibile. Ecco perché è fondamentale che il News Feed promuova notizie di alta qualità". La verifica delle fonti attendibili verrà effettuata con gli studi di alcuni esperti e con i singoli feedback inviati dagli utenti di Facebook. E Zuckerberg assicura che "questo aggiornamento non cambierà la quantità di notizie presente su Facebook. Sposterà solo l'attenzione alle news che provengono da fonti attendibili". L'obiettivo è quello di rendere il tempo trascorso su Facebook "un tempo ben speso". Così, con l’aggiornamento in vista, saranno gli stessi utenti a “governare” il News Feed, distinguendo le testate affidabili da quelle poco attendibili.

Più team dedicati al News Feed

Ad occuparsi della gestione, della progettazione e del funzionamento del News Feed sono tra le tre e le quattromila persone, anche se ci sono molti altri team di dipendenti che lavorano alla Sezione Notizie del social network. Ad esempio il team pubblicitario, una squadra separata che gestisce la maggior parte delle entrate economiche di Facebook. La sezione notizie, infatti, oltre ad essere la bacheca pubblica in cui trovare aggiornamenti e notizie, è anche la pagina che ospita gli annunci pubblicitari, i cosiddetti “banner”, generalmente posti ai lati della piattaforma.

La nuova missione del News Feed

La missione del News Feed consiste nel connettere le persone con contenuti che per loro contano davvero. Ma, attenzione, non si parla solo di notizie o di contenuti diffusi dai media. Va infatti ricordato che le notizie, nel News Feed, sono una minoranza dei contenuti presenti. Ci sono storie personali, foto di famiglia, i contenuti postati dagli amici e molto altro. Le parole di Adam Mosseri parlano chiaro. “Se vogliamo che gli editori pubblichino su Facebook i loro contenuti, dobbiamo convincerli che la nostra comunità sia la migliore per il business. Se non diamo un valore sufficiente al loro investimento, smetteranno immediatamente di pubblicare”.

Il precedente: le novità del 2016 e la "rivoluzione" in concreto

Già nel 2016 erano state effettuate alcune modifiche. In particolare, Facebook aveva cercato di rendere l’algoritmo di selezione delle notizie da evidenziare nel News Feed più sensibile ai contenuti postati da amici e familiari. Alla base di questa decisione, che si è concretizzata nel 2016, vi erano studi ben precisi sul comportamento degli utenti sul social più famoso al mondo. In effetti, anche questa volta Facebook ha effettuato degli studi ben precisi, che determineranno la svolta. Ad esempio, se due utenti si dovessero ritrovare a discutere in chat del contenuto di una pagina, questa azione sarebbe da considerarsi un’interazione sociale significativa, quindi con ogni probabilità i post futuri della pagina oggetto di discussione figureranno ai primi posti della sezione notizie.

Obiettivo principale: dare la caccia alle fake news?

Questo cambiamento in realtà ha ben poco a che fare con le fake news. Queste ultime, infatti, erano già state oggetto di un intervento da parte di Facebook dopo le elezioni presidenziali americane del 2016 e lo scandalo Russiagate. L’attenzione a combattere le fake news da parte di Facebook rimane, come ha dimostrato la società in questi ultimi mesi, anche se non sarà la priorità assoluta dei cambiamenti della sezione notizie che si intravedono all’orizzonte.

Nessun motivo finanziario alla base di questo cambiamento

Lo ha chiarito Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, in un’intervista al New York Times e fra le righe di un post: il prezzo delle azioni del gruppo è calato di un po’. In ogni caso il cambiamento che si prospetta, secondo Adam Mosseri, è focalizzato unicamente a fianco del benessere della comunità virtuale di Facebook. Nessuna ragione economico-finanziaria, dunque, alla base della scelta di migliorare la sezione notizie.

Più spazio alle notizie

L’intenzione di valorizzare al massimo i contenuti rilasciati dai media su Facebook era ormai chiara. Se ne parlava di diversi mesi e adesso è arrivata la conferma. Anche se il VP of Product Management for News Feed, in una recente intervista ha posto l’accento su un tema importante, quello della fruibilità delle notizie. “Credo – ha detto – che l’atteggiamento più diffuso nei confronti delle notizie sia quello di un consumo passivo. Le persone, cioè, leggono le notizie su Facebook mentre fanno altro (su un treno, nei momenti di attesa…). Anche se esiste comunque un consumo attivo delle notizie”. Il potenziamento del News Feed serve proprio a questo. Ad alimentare quel consumo passivo di notizie che parte da una semplice condivisione o dall’apprezzamento fatto da un amico nei confronti di un determinato avvenimento. “Ad esempio – continua il vice presidente – possiamo imbatterci in un articolo senza saperlo, perché nostra madre l’ha condiviso. E perché, ovviamente, il News Feed lo ha messo in risalto mentre scorrevamo fra i contenuti”.

Facebook farà attenzione a ciò che fai, clic dopo clic

Alla base di questa “rivoluzione” imminente di Facebook c’è un fitto monitoraggio del nostro comportamento sui social. Mosseri lo spiega con un esempio pratico. “Quando un utente comincia a concentrarsi maggiormente su commenti lunghi, sulla lettura di post ampi e di discussioni infinite, il News Feed creerà una composizione ad hoc dando risalto ai contenuti più ‘impegnativi’ da seguire”. Cambia il comportamento dell’utente, cambia la sezione notizie. Una "rivoluzione" imminente. E forse necessaria.

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