
Chi oggi ha almeno 30 anni ha quasi sicuramente attraversato nella sua infanzia un periodo magico: quello che ha circondato l'uscita dei primi giochi di Pokémon, Rosso e Blu, su GameBoy. Da quel momento la serie è diventato un vero e proprio fenomeno globale che negli ultimi 20 anni non ha fatto altro che crescere, dimostrando peraltro con l'uscita di Pokémon Go che l'effetto nostalgia e la forza dei suoi personaggi sono ancora in grado di fermare il mondo. In questi due decenni, però, la serie principale non ha mai abbandonato le console portatili: a parte gli spin-off che non riguardavano il concetto di viaggio, Pokémon è sempre rimasto relegato alle console portatili di Nintendo. Almeno fino a Pokémon: Let’s Go Eevee e Let’s Go Pikachu, che per la prima volta portano i mostri tascabili anche sullo schermo di casa grazie a Nintendo Switch.
È un passaggio fondamentale per la serie, che, secondo la volontà degli sviluppatori di Game Freak, si sta preparando a sbarcare sulla console ibrida giapponese con una nuova generazione pensata appositamente per Switch. Ma questo, come ribadito più volte dalla mente dietro ai giochi Junichi Masuda, non è il caso di Let’s Go Eevee e Let’s Go Pikachu. O meglio, non lo è totalmente, perché con questi due titoli Game Freak ha realizzato un prodotto che è allo stesso tempo nostalgico e nuovo, capace di guardare al passato, presente e futuro della serie mettendo un piede nella nuova generazione ma rendendo più facile e graduale il passaggio da ciò che abbiamo identificato fino ad ora come Pokémon a quello che sarà in futuro.

Il risultato passa, ovviamente, da Pokémon Go. Il fenomeno che due estati fa ha letteralmente fermato il mondo ha chiaramente impattato in maniera profonda sullo sviluppo dei due nuovi capitoli della serie. Una proposta che di fatto va a rappresentare una sorta di remake – anche se il termine è molto riduttivo – di Pokémon Rosso e Blu. O meglio, di Pokémon Giallo, che da noi non è mai arrivato. L'approccio di base è lo stesso e ci riporta nel mondo di Kanto: l'avventura inizia con il Professor Oak e ci porta a girovagare per le città che tutti abbiamo conosciuto nella nostra infanzia con un fido Pokémon alle spalle. In Giallo era Pikachu, mentre in queste due versioni può essere il roditore giallo o Eevee, a seconda dell'edizione scelta. Su queste basi la proposta dei due Let’s Go costruisce meccaniche pensate per essere simili a quelle di Pokémon Go.
In questo ovviamente il primo impatto è quello di una semplificazione talvolta estrema del gameplay. Così, per esempio, quando si incontra un Pokémon selvaggio non c'è bisogno di sconfiggerlo con la propria squadra ma è possibile catturarlo fin da subito lanciando la Poké Ball in maniera simile a quanto succede in Pokémon Go. Gli scontri, sia con gli allenatori casuali che con i capi palestra, restano invece del tutto simili a quelli classici. È infine disponibile un nuovo controller, il Poké Ball Plus, che consente di controllare il gioco e di lanciare fisicamente una sfera Poké. Proprio questo controller sottolinea bene la semplificazione dei controlli, che di fatto possono essere ridotti ad un joystick e un tasto.

Dalla nuova incarnazione di Pokémon emerge però una maggiore vitalità degli stessi Pokémon, non solo per la presenza costante del proprio compagno di viaggio ma anche per l'interazione che i mostri tascabili hanno con il protagonista nel corso della storia e delle battaglie. Questo è di certo un punto fondamentale del nuovo percorso della serie, che ora può sfruttare la potenza grafica di una console (quasi) casalinga per rendere i Pokémon più vivi. Nel complesso ciò che funziona di Let's Go è proprio questo feeling, che nemmeno la semplificazione dei controlli e delle sfide riesce ad abbattere. Anche perché, è bene sottolinearlo, questi due episodi sono pensati proprio per catturare chi negli ultimi due anni si è appassionato (o riappassionato) ai Pokémon grazie all'app per smartphone. A loro questi Let's Go serviranno per prendere in mano gradualmente la serie principale in vista del rilascio di una versione completa e di nuova generazione di Pokémon. Che, a quanto punto, sembra essere più entusiasmante che mai.
