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Porno online, British Telecom lo blocca come impostazione predefinita

British Telecom ha annunciato che tutti i nuovi clienti avranno i filtri di parental control automaticamente attivi a tutti i nuovi clienti. Un nuovo modo per proteggere i bambini dal porno online, che potrà essere disattivato esclusivamente su richiesta.
A cura di Dario Caliendo
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L'azienda, famosa per essere stata una delle prime ad offrire il servizio gratuito di Parental Control, conferma il suo interesse nel combattere la pornografia online: tramite un comunicato ufficiale, ha annunciato che i nuovi clienti avranno attivi come impostazione predefinita tutti i filtri relativi al parental control.

La novità, arriva a seguito della campagna per la lotta contro la pornografia e gli altri contenuti online che potrebbero essere dannosi per i bambini, avviata dal Primo Ministro David Cameron.

"I nuovi clienti dovranno fare una scelta sulla necessità o meno di attivare i controlli dei genitori quando si imposta la connessione a Internet per la prima volta" – si legge nel comunicato stampa – "la possibilità di avere i controlli attivi è pre-selezionata ed i clienti dovranno scegliere se confermare o meno l'impostazione, oppure scegliere di non attivare i controlli".

Gli oltre 7 milioni di utenti che hanno già sottoscritto un contratto con BT invece, riceveranno una richiesta entro il 2014, tramite la quale dovranno scegliere se attivare o meno i filtri. Una mossa che ha destato non poche polemiche, soprattutto in termini di privacy, perchè in pratica il provider più diffuso nel Regno Unito chiederà ai propri utenti se vogliono essere liberi di accedere ai siti pornografici o meno.

Il sistema di filtraggio di British Telecom avrà tre livelli di protezione (altra, media e bassa) ed oltre ai siti contenenti pornografia, droghe illegali e quelli che promuovono il suicidio, potrà bloccare i contenuti meno pericolosi come la nudità, i giochi online ed addirittura i social network.

Tutti e sei i principali fornitori del Regno Unito hanno accettato di applicare i filtri porno di Cameron (realizzati in partership con Huawei) come impostazione predefinita entro la fine del 2014, una precauzione forse troppo invasiva che è stata criticata non poco dall'Open Rights Group lo scorso agosto.

"David Cameron vuole che la gente sonnambuli nella censura" – ha scritto Jim Killock – "il sistema di filtraggio più facilmente bloccare molti più contenuti rispetto a quelli per cui è stato progettato".

Ferma la risposta di British Telecom, che ha risposto ad una serie di domande poste dal gruppo dichiarando che "gli eventuali errori nei processi di filtraggio saranno trattati in modo tempestivo e saranno valutati singolarmente".

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