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Presidenziali USA, la tribuna politica sbarca su YouTube

La piattaforma di videosharing inaugura un canale interamente dedicato alle elezioni previste per il prossimo novembre. Online le dirette delle convention repubblicane e democratiche, i dibattiti politici, i backstage e tanto ancora, grazie ad un accordo con le principali emittenti televisive.
A cura di Angelo Marra
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Diciamoci la verità, una notizia del genere in Italia non susciterebbe tutto questo entusiasmo. L'idea che i soliti volti della politica italiana possano invadere anche YouTube e rifilarci il solito "panino" con cui già hanno saturato abbondantemente i canali televisivi non sarebbe di certo un grande regalo per gli elettori, ma negli USA, dove il pluralismo dell'informazione è ancora un diritto garantito (almeno sulla carta) e sono pochi i protagonisti in politica dai tempi di Eisenhower, la rete può diventare uno strumento utile per seguire la campagna elettorale che sta infiammando gli States e conoscere programmi, proclami e promesse dei candidati alla Casa Bianca.

Così la piattaforma di videosharing di Google ha deciso di inaugurare il canale "YouTube Elections Hub", il primo esperimento dedicato alla copertura delle elezioni presidenziali previste per il prossimo novembre. Nella pagina sono contenuti filmati relativi ai discorsi dei candidati di entrambi gli schieramenti, dibattiti, manifestazioni, backstage, il tutto grazie ad una partnership con otto media differenti quali Abc New, Al Jazeera English, Larry King, New York Times, Wall Street Journal, Univision, Phil DeFranco e BuzzFeed. Naturalmente la connotazione "social" di YouTube consentirà non solo la fruizione dei video ma la possibilità di commentare e dibattere con gli altri utenti sulle tematiche più calde su cui si scontreranno Barack Obama e Mitt Romney, in attesa delle due convention principali previste per il 27 agosto (quella repubblicana) e il 4 settembre (quella democratica).

Gli Stati Uniti si confermano così la nazione che meglio di tutti ha compreso le potenzialità della "politica 2.0", inaugurata da Barack Obama, divenuto celebre per essere stato il primo Presidente Usa ad utilizzare personalmente i social network. In Italia il connubio tra politici e social network, a parte qualche caso raro come quello di Beppe Grillo, stenta ancora a decollare ma visti i risultati disastrosi che il controllo della politica ha portato al mezzo televisivo, in fin dei conti forse non si tratta di un male.

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