Pubblicità: Facebook all’attacco di Google
Negli ultimi vent'anni per i geek di tutto il mondo la Guerra Fredda informatica è stata l'eterna lotta tra Microsoft e Apple, tra accuse di plagio, accordi sottobanco con le case produttrici e folle di appassionati di entrambi gli schieramenti pronti ad immolarsi alla loro causa (i sostenitori di Microsoft probabilmente un pò meno convinti). Ma negli ultimi anni un'altra battaglia epocale è in corsa e la posta in gioco si fa ogni giorno più consistente; da una parte Google continua ad ampliarsi sempre più con buona pace dell'antitrust americano, mentre dall'altra il social network per eccellenza, Facebook, guadagna terreno verso il gigante di Mountain View con una crescita interna che difficilmente si era già vista nella storia.
Il campo di battaglia sembra proprio quello pubblicitario su cui Google ha costruito il suo impero e anche se il motore di ricerca continua a fare la parte del leone, l'agnello di Zuckerberg sembra mostrarsi non così tanto mansueto. A farei conti in tasca al social network ci ha pensato l'autorevole eMarketer, secondo la quale nel 2010 Facebook ha guadagnato 1,86 miliardi di dollari in tutto il mondo in pubblicità e ha stime di crescita che potrebbero portarlo a conquistare l'8,8% della spesa totale negli Usa nel giro di un anno. Certo è poca roba rispetto ai 20 miliardi portati a casa da Google, ma di sicuro Facebook comincia a diventare insidioso per il motore di ricerca sottraendogli sempre più mercato ed utilizzando le sue stesse armi.
Colpisce infatti scoprire che a rappresentare la più grossa fetta di mercato pubblicitario non siano i grandi marchi come Coca Cola o Match.com, bensì la piccola e media impresa, che negli annunci localizzati di Facebook trova sempre più spazio di vendita; circa il 60% delle inserzioni per un budget di 1,12 miliardi di dollari.
Dopo aver stracciato MySpace ora Facebook punta direttamente a Google la quale, ironia della sorte o del mercato, è stata essa stessa una delle aziende che hanno utilizzato il social network come vetrina pubblicitaria quando si è trovata a promuovere l'uscita di Chrome. La prima vittoria Facebook l'ha ottenuta lo scorso anno diventando la parola più ricercata in rete, battendo Google anche se di poco. Le stime di crescita dell'azienda sono attualmente esponenziali ed è probabile che in un futuro non remoto Mountain View debba cominciare davvero a preoccuparsi.