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Pulse, il nuovo (piccolo) taser che vuole sostituire le armi da fuoco

Si chiama Pulse ed è un taser caratterizzato dalle dimensioni di una piccola arma da fuoco e dalla la stessa tecnologia dei taser utilizzati dalla polizia. Le sue forme e il suo costo potrebbero farlo diventare un’alternativa valida alle armi da fuoco.
A cura di Marco Paretti
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Taser Pulse

Il problema della grande diffusione delle armi da fuoco negli Stati Uniti ha attirato sul paese diverse critiche, anche a livello internazionale. D'altronde negli USA le morti da arma da fuoco eguagliano quelle per incidente stradale e la preoccupante crescita di episodi di violenza sfociati in una sparatoria hanno portato persino il Presidente Barak Obama a proporre una stretta sulla vendita delle armi. Il problema, secondo molti cittadini americani, è però anche quello della sicurezza: se non ci si può difendere con le armi, con cosa lo si può fare? Una possibile soluzione arriva da Taser, l'azienda che produce la nota arma non letale – o "meno letale" – che ha presentato una versione più compatta e trasportabile del dispositivo di difesa.

Si chiama Pulse ed è caratterizzata dalle dimensioni di una piccola arma da fuoco, ma sfrutta la stessa tecnologia dei taser utilizzati dalla polizia. L'eliminazione di alcuni componenti pensati per le autorità – un registro interno e una videocamera, per esempio – hanno però permesso all'azienda di ridurre di molto il prezzo, che ora parte da 399 dollari e propone un taser dotato di mirino laser e torcia. Una fascia di prezzo che la mette sullo stesso piano di alcune delle pistole più compatte, come la Walther PK380 e la Smith & Wesson Bodyguard 380, e che per questo potrebbe spingere gli acquirenti ad effettuare la scelta del "non letale".

Taser Pulse

Fino ad ora, infatti, la versione classica del taser non era riuscita a convincere i cittadini americani a causa del suo costo di circa mille dollari e delle dimensioni che lo rendevano più adatto ad un utilizzo da parte della polizia che ad un trasporto civile. Il modello X26 è il più costoso e anche il più grande, utile in casa o in macchina ma assolutamente poco trasportabile; mentre il modello C2 viene venduto a 300 dollari ma è caratterizzato da forme scomode e poco familiari. La pistola elettrica, già in uso alle forze dell'ordine statunitensi, non è nient'altro che un'arma di difesa che utilizza l'elettricità per far contrarre i muscoli del soggetto colpito e impedirgli per un lasso di tempo ogni movimento.

Il Pulse, dal canto suo, ricorda molto da vicino una pistola classica. L'azienda, peraltro, ha assicurato che sostituirà gratuitamente l'arma a chiunque la utilizzi per poi abbandonarla per scappare: il taser immobilizza chi viene colpito per 30 secondi. Attualmente disponibile per i preordini, il Pulse – così come gli altri taser – risulta ancora illegale in molti stati americani, mentre molte giurisdizioni richiedono dei controlli sulla persona prima di poter procedere all'acquisto. Al momento per la legge italiana è considerata "arma propria non da fuoco": occorre una licenza per l'importazione e può essere venduta solo a persone con porto d'armi da soggetti autorizzati. Nel 1997 il Viminale ha specificato in una circolare l'utilizzo e l'acquisto di tali strumenti, che necessitano di particolari autorizzazioni.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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