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Puzza di bruciato e fumo sulla Stazione Spaziale Internazionale: cosa è successo

Secondo quanto riportato dalla Roscosmos (l’Agenzia spaziale russa), alle 4:55 (orario di Mosca) di ieri, un rivelatore di fumo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha iniziato suonare. I cosmonauti del Zvezda service module, modulo centrale della sezione di competenza russa, avevano lamentato presenza di fumo e odore di plastica bruciata. Tutto è tornato alla normalità nel giro di poco.
A cura di Ivano Lettere
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Nel 1997 un incendio divampò a bordo della Mir, stazione spaziale russa. Non ci furono vittime, ma mise in serio pericolo la vita dell'equipaggio e avrebbe potuto mandare in fumo anni di lavoro e collaborazione tra Russia, Giappone, Stati Uniti e altri 10 paesi. Brutti ricordi, tornati alla mente ieri mattina, alle 4:55 (orario di Mosca), quando un rivelatore di fumo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha iniziato suonare, secondo quanto riportato dalla Roscosmos (l'Agenzia spaziale russa). Per la BBC, i cosmonauti del Zvezda service module, modulo centrale della sezione di competenza russa, avevano lamentato presenza di fumo e odore di plastica bruciata.

Le cause dell'incidente

Ricarica autonoma della batteria della stazione. Stando alle dichiarazioni di Roscosmos, sarebbe questa la causa dell'imprevisto. Sembra infatti che i due eventi, la ricarica e la comparsa del fumo, siano avvenuti più o meno nello stesso momento. Un filtro per l'aria è stato accesso poco dopo per pulire l'atmosfera dell'ambiente e ripristinare la normalità. Un'operazione andata avanti fino a quando l'ossigeno della struttura non ha raggiunto gli indicatori standard.

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Un segnale importante che ha permesso agli astronauti della ISS-65, 65esima e attuale missione di lunga durata sulla ISS, di tornare a dormire. Successivamente, tornata la calma a bordo della stazione, Oleg Novitsky e Pyotr Dubrov hanno avuto modo di completare i lavori previsti dalla missione. Nel loro caso, li avrebbe attesi una passeggiata spaziale programmata della durata di sei ore. Gli altri colleghi sono invece ancora impegnati a integrare il modulo Nauka, colpevole di aver creato molti problemi.

Un episodio da non sottovalutare

"Molto grave". È il parere di Jonathan Mcdowell, un ricercatore dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, in merito all'incidente che si è verificato in orbita. In una mail, Mcdowell ha spiegato che i membri dell'equipaggio avrebbero potuto inalare fumo o, peggio ancora, trovarsi costretti a spegnere un incendio, dato che la quantità di materiale infiammabile è notevole. Come se non bastasse, la risposta russa non gli permette di nutrire "un'intensa fiducia" nei loro confronti. Pare infatti che, a seguito del fatto, i cosmonauti coinvolti abbiano dichiarato che "c'era un odore di bruciato, ma abbiamo alzato il ventilatore e l'odore è sparito ora, anche se ancora non sappiamo cosa sia stato".

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