L'abbiamo ricevuto con qualche giorno di anticipo rispetto alla data ufficiale di vendita e dopo avervi proposto un video-unboxing dove vi abbiamo mostrato tutte le caratteristiche del quadricottero, l'abbiamo testato a lungo valutandone i pro ed i contro.

Il Drone 2.0 ha più funzionalità rispetto alla versione precedente del quadricottero di Parrot: quella che subito salta all'occhio è sicuramente la fotocamera in HD, che permette di registrare filmati a 720p e di scattare foto con una qualità indubbiamente migliore. Un'altra caratteristica davvero molto importante è la bussola integrata che, unita al sensore di prossimità, ha permesso di aumentare l'altezza massima raggiungibile fino a 50 metri.

Grossi passi in avanti sono stati fatti anche per quanto riguarda l'applicazione di pilotaggio (scaricabile gratuitamente sull'App Store e sul Play Store) grazie alla quale, non solo sarà possibile pilotare e registrare i propri voli, ma sarà possibile condividerli direttamente su YouTube o Picasa oltre che con tutti gli altri "piloti", creando una vera e propria comunity.

Volare con il Drone 2.0 è davvero intuitivo, soprattutto grazie alla fantastica interfaccia grafica ed alla possibilità di attivare la modalità "Absolute Flight" che, grazie alla presenza della bussola, permetterà al velivolo di rendersi conto del proprio orientamento rispetto al pilota: nonostante sia una modalità molto utlie soprattutto ai principianti, personalmente però non mi ci sono trovato molto bene, perchè il Drone risulta leggermente rallentato nei movimenti ed in condizioni ventose sarà ancora più difficile pilotarlo.

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Nonostante il Drone sia dotato di un accelerometro a tre assi, di un magnetometro a 3 assi ed un sensore di pressione il tutto per aumentarne la stabilità, nel volo esterno il quadricottero soffre la resistenza con il vento, risultando difficile da controllare anche con la scocca apposita, realizzata nello stesso materiale dei paraurti delle automobili e disegnata proprio per ridurre l'attrito con l'aria..soprattutto se si pilota ad altezze importanti basta un piccolo soffio di vento per perderne il controllo e ritrovarselo su di un albero.

Insomma il Drone 2.0 è indubbiamente un'ottima evoluzione della generazione precedente e grazie ad una serie di applicazioni che utilizzano la realtà aumentata, i piloti di tutto il mondo potranno passare attimi di puro divertimento..che però, a patto che non si acquistino batterie aggiuntive, dureranno poco..forse troppo poco, dato che il quadricottero ha un autonomia di circa 15 minuti.