Droni amatoriali per il contrabbando di sigarette. Sarebbe questa l'ultima frontiera dell'illegalità in Russia, dove le autorità avrebbero sequestrato un velivolo, di origine lituana, con il quale i contrabbandieri portavano le sigarette nel paese di Putin sorvolando il confine per poi entrare alla regione di Kalilingrad e atterrare per consegnare il carico.
Un drone del tutto autonomo
Nonostante non si conoscano tutte le caratteristiche tecniche del velivolo sequestrato dalle autorità russe, ciò che è certo è che il drone utilizzato dai contrabbandieri è in grado di trasportare carichi con un peso massimo di dieci chili, ed è stato costruito in modo da poter volare del tutto autonomamente, grazie ad un percorso pre-programmato che si basa sulla geolocalizzazione del velivolo grazie al GPS integrato.
Non è un caso isolato. Il fenomeno dei droni autopilotati utilizzati per trasportare merce illegale è in netta crescita, addirittura nei carceri: proprio lo scorso Novembre, alcuni trafficanti hanno tentato di far entrare una grossa quantità di droga in una prigione della Georgia utilizzando lo stesso metodo di consegna, e lo stesso è capitato a San Paolo del Brasile e in Quebec (Canada).
Una tecnologia perfetta per il contrabbando che, forte della precisione del GPS e della totale assenza di un operatore, rende più semplici (e sicure) le consegne, e molto più difficili le indagini delle autorità, che qualora dovessero intercettare il drone non avrebbero alcuna informazione circa l'operatore del velivolo, se non analizzando i dati relativi alla geolocalizzazione del dispositivo grazie ai quali potrebbero risalire ai luoghi di partenza e di consegna della merce.
Proprio per questo, le autorità del Cremlino avrebbero dichiarato di non aver identificato ancora nessuno e di non aver fermato nessun sospetto, ma quanto accaduto nella terra di Putin è solo un ulteriore esempio di come sempre più di frequente la criminalità faccia uso delle tecnologie più innovative prima che vengano adottate da istituzioni e aziende. E così, mentre Bezos spiazzava tutti dichiarando che nel giro di cinque anni il suo Amazon avrebbe dato il via alle consegne aeree, in realtà una moltitutine di velivoli veniva già utilizzata da trafficanti e contrabbandieri.