Ecco la nostra videorecensione del Google Pixel 2 XL. Il Pixel 2XL è uno smartphone importante per Google, soprattutto in Italia. È vero, non è il primo dispositivo progettato dal colosso di Mountain View, ma è la conferma della maturazione della linea di smartphone "proprietari" di Google che, per la prima volta, è commercializzata anche in Italia e che (dato il prezzo di vendita e le caratteristiche tecniche del Pixel 2 XL) si piazza di prepotenza nella stessa fascia di mercato dei top di gamma più diffusi nel Bel Paese, sfidando l'iPhone X di Apple, il Note 8 di Samsung, il Huawei Mate 10 Pro e l'LG V30.
Se da un lato con il Pixel 2 XL, quelli di Google hanno seguito il trend dei display 18:9, non possiamo dire la stessa cosa per quanto riguarda l'ottimizzazione delle cornici, che a differenza della maggior parte dei competitor del 2017 rendono lo smartphone piuttosto ingombrante. Ma andiamo con ordine.
Il Google Pixel 2 XL è realizzato con un unico blocco in metallo (il che rende impossibile la ricarica wireless), che nella parte posteriore è interrotto da un inserto in vetro nella zona della fotocamera, molto piacevole alla vista e al tatto. In ogni caso, la qualità costruttiva dello smartphone è degna di un vero top di gamma ed è curata nei minimi particolari e dato il peso di 175 grammi, piuttosto contenuto date le dimensioni del dispositivo, e la certificazione IP67 che lo rende resistente ad acqua e polvere, si può ammettere a voce alta che quelli di Google hanno fatto un'ottimo lavoro con il Pixel 2 XL.
Ma è sempre bene ricordare che, almeno fino ad oggi, i dispositivi di Google non sono costruiti dal colosso di Mountain View: in realtà vengono progettati "in casa" e costruiti da aziende partner come, nel caso della linea Pixel 2, LG. Personalmente ritengo che le caratteristiche che rendono il Pixel 2 XL un "must-buy" sono due. E la prima è la velocità.
Le caratteristiche tecniche e (soprattutto) l'ottimizzazione di Android Oreo 8 rendono il Pixel 2 XL uno smartphone snello e velocissimo. Nell'utilizzo di tutti i giorni, con le operazioni più svariate, non ho mai notato alcun rallentamento ne glitch video: funziona tutto perfettamente, anche meglio di altri smartphone della stessa fascia dotati di più memoria RAM.
Ad animare il Google Pixel 2 XL è un processore Qualcomm Snapdragon 835, affiancato da una GPU Adreno 540 e 4 GB di RAM. La memoria interna è di 64 GB e non è espandibile tramite microSD: una scelta piuttosto insolita, considerando che si tratta dell'unica capienza disponibile.
Anche nel Google Pixel 2 XL non c'è il jack delle cuffie e anche in questo caso gli amanti di questa tecnologia hanno gridato al "complotto": ma è inutile lamentarsi, ormai è così che funziona. Nella confezione è presente un adattatore USB-C con il quale è possibile collegare le cuffie tradizionali, certo non sarà possibile ricaricare lo smartphone e utilizzare le cuffie contemporaneamente, ma ormai l'hanno capito tutti e dobbiamo accettarlo: il futuro delle cuffie è wireless.
Il display del Google Pixel 2 XL è da 6 pollici, con un pannello P-OLED da 2880 x 1440 pixel. Forse l'unico tallone d'Achille del dispositivo, che personalmente ho trovato piuttosto spento sia in termini di luminosità che in termini di resa cromatica. La luminosità massima del pannello del Pixel 2 XL è di 438 nits (che paragonati ai 574 nits di iPhone X sono piuttosto scarsi) ma a prescindere dei vari problemi di burn-in riscontrati dagli utenti (e teoricamente corretti da Google con un aggiornamento software), lo schermo del Pixel 2 XL soffre di un altro fastidioso problema: gli angoli di visuale piuttosto scarsi.
Inclinando anche di pochi gradi lo smartphone e rendendo la visuale non più perpendicolare con gli occhi, la resa cromatica varia sensibilmente e le immagini tendono vistosamente al blu. È un problema dovuto alla tecnologia utilizzata per produrre il pannello (che è un Plastic OLED), a mio parere piuttosto fastidioso e non adatto a uno smartphone del genere, soprattutto considerando il prezzo di vendita del Pixel 2 XL in Italia.
E se, in alcuni casi, il display del Pixel 2 XL rappresenta un punto a sfavore per lo smartphone di Google, di certo non si può dire la stessa cosa sulla fotocamera. Perché la fotocamera del Pixel 2 XL piazza lo smartphone di Big G nell'Olimpo dei camera-phone: la qualità di foto e video e la semplicità d'utilizzo sono fantastiche.
A differenza di tutti i top di gamma del 2017, il Google Pixel 2 XL non utilizza un sistema a doppia fotocamera, ma ha un unico sensore da 12.2 megapixel con un'ottica ƒ/1.8 che non solo è in grado di immortalare immagini di altissima qualità anche in condizioni di scarsa luminosità, ma che è addirittura in grado di realizzare foto con effetto sfocatura con un risultato in alcuni casi addirittura superiore alla concorrenza.
Ma l'effetto "Ritratto" non è il solo punto di forza della fotocamera del Google Pixel 2 XL. Anche se (purtroppo) non è presente una modalità di scatto "Pro", grazie alla stabilizzazione ottica ed elettronica e all'attivazione automatica dell'HDR+, colori, contrasto, luci e dettagli delle foto realizzate con il Pixel 2 XL sono perfettamente bilanciati e uno spettacolo per gli occhi: in gran parte dei casi e in gran parte delle condizioni di scatto, il Pixel 2 XL di Google sarà in grado di realizzare fotografie ben superiori alla media degli smartphone attualmente in circolazione.
A gestire il dispositivo ci pensa Android Oreo 8.0, l'ultima versione del sistema operativo di Google ormai diventata estremamente matura e curata nei minimi particolari non solo per quanto riguarda le "sciccherie grafiche", ma anche per quanto riguarda la gestione del consumo energetico. La batteria da 3520 mAh riesce infatti a garantire una buona autonomia e permette di arrivare a fine giornata senza problemi, anche con un utilizzo piuttosto intenso dello smartphone. È presente la ricarica veloce, utilizzabile con il caricabatterie in dotazione (nel quale Google ha abbandonato l'ingresso tradizionale a favore dell'USB-C), anche se personalmente l'ho trovata leggermente più lenta rispetto a quella di altri top di gamma.
Insomma, il Google Pixel 2 XL è uno smartphone pieno di contraddizioni. Se da un lato la scarsa ottimizzazione delle cornici e la scelta di utilizzare un pannello P-OLED, con tutte le sue problematiche, potrebbero far storcere il naso ad alcuni utenti, dall'altro il primo Pixel di Google venduto anche in Italia è un dispositivo estremamente brillante, snello e veloce, con una delle fotocamere migliori attualmente disponibili. Insomma, per tutti gli amanti dei prodotti di Google è un dispositivo imperdibile e da acquistare assolutamente. Per gli altri, invece, potrebbe essere probabilmente un prodotto inaccessibile: il prezzo ufficiale del Google Pixel 2 XL in Italia è di ben 989 euro. È un prezzo importante, che probabilmente per la stragrande maggioranza degli utenti non potrebbe essere giustificato dalle caratteristiche e dalle peculiarità dello smartphone.