Quando l'anno scorso Huawei presentò il Mate 9 (videorecensione Huawei Mate 9 QUI) una cosa è subito stata chiara: l'azienda capitanata da Richard Yu voleva dare del filo da torcere a tutti gli altri big del settore, e lo face con uno smartphone estremamente potente e versatile, che personalmente ha subito trasmesso l'effetto "wow" sin dai primi giorni di prova. Sarà riuscita a ottenere lo stesso risultato con il nuovo Huawei Mate 10 Pro?
Il design del Huawei 10 Pro è tutto nuovo, almeno per i canoni dell'azienda. Il metallo sulla parte posteriore è stato abbandonato a favore del vetro e la posizione di tutti gli elementi è perfettamente simmetrica, a partire dalle due fotocamere posizionate sul retro, che vengono evidenziate da una banda di colore più scuro. E' una scelta che può piacere o non piacere, ma devo ammettere che almeno per i miei gusti il risultato è veramente bello. Subito sotto le fotocamere troviamo il sensore per le impronte digitali e a lato il doppio flash led che integra anche un laser per l'autofocus.
Insomma, nonostante il Huawei Mate 10 Pro non sia ne ridotto in dimensioni ne ridotto in peso, si tratta di un dispositivo piuttosto comodo da utilizzare e la resistenza ad acqua e polvere (con lo standard IP67) e il fantastico trattamento oleofobico che sul retro praticamente evita quasi del tutto il segno di impronte digitali, sono la ciliegina sulla torta.
Ma proprio come iPhone X, la vera novità introdotta da Huawei Mate 10 Pro è nascosta nell'hardware. La RAM è di 6 GB, lo storage interno arriva fino a 128 Gb (non espandibili, ma poco importa) e il processore è un Kirin 970 octa-core che integra la nuova NPU, ossia un processore totalmente dedicato all'intelligenza artificiale. Ad oggi le funzionalità che sfruttano questa tecnologia sono in realtà poche, ma è solo l'inizio e sono sicuro che in futuro gli sviluppi pratici in questo campo saranno notevoli.
Il display del Huawei Mate 10 Pro è un 6 pollici con risoluzione FullHD+. È una risoluzione particolare, è vero, ma i suoi 2160 x 1080 pixel sono dovuti al fatto che anche il nuovo ultra-premium phone di LG utilizza il formato "allungato" 18:9. Il pannello è un AMOLED ed è estremamente brillante e vivido. Buoni anche gli angoli di visuale del display e il supporto all'HDR si fa notare quando si vedono contenuti realizzati con questa tecnologia ma il risultato non mi fa impazzire: alcune immagini sono estremamente saturate e il risultato non è assolutamente naturale.
Per quanto riguarda la fotocamera, sul Mate 10 Pro è sempre presente il sistema a doppio sensore con lenti Leica. Il primo dei sensori è un monocromatico da 20 megapixel che è in grado di catturare più luce, mentre il secondo è un 12 megapixel RGB con lo stabilizzatore ottico. Entrambe le lenti hanno un'apertura focale di ƒ/1.6, quindi – almeno teoricamente – dovrebbero garantire prestazioni migliori in condizioni di scarsa luminosità.
Il software della fotocamera non è cambiato in nulla, almeno graficamente, eccetto che per una cosa: l'integrazione dell'intelligenza artificiale che in modalità automatica che è in grado di capire cosa si sta inquadrando e di modificare automaticamente le impostazioni di scatto, in modo da ottenere il risultato ottimale.
Sarà, ma intelligenza artificiale o meno, anche in questo Huawei Mate 10 Pro è assente l'HDR automatico.
Nel complesso la qualità delle foto realizzate con il Mate 10 Pro è buona. Si tratta indubbiamente di uno dei migliori cameraphone del 2017: in condizioni di luminosità ottimale le immagini sono ricche di dettagli e la velocità di scatto e di messa a fuoco è incredibile. Sinceramente speravo in qualcosa di più per quanto riguarda la qualità fotografica in condizioni di bassa luminosità, ma la fotocamera del Mate 10 Pro è senza dubbio tra le migliori attualmente in commercio in uno smartphone.
Huawei Mate 10 Pro è uno dei pochi top di gamma commercializzati con Android Oreo 8.0. L'interfaccia grafica è ovviamente personalizzata dalla nuova EMUI 8.0, che introduce alcune novità ma niente di sostanzialmente nuovo.
Ed è questa la cosa che mi ha fatto più storcere il naso di questo Huawei Mate 10 Pro: l'interfaccia grafica è ormai piuttosto obsoleta e noiosa. Sono presenti tutte le funzioni avanzate alle quali ci ha abituati Huawei, ma in sostanza sono dell'idea che probabilmente è proprio sulla EMUI che l'azienda dovrebbe lavorare di più per i suoi nuovi smartphone. Ok è presente il pulsante per le gesture, la divisione automatica dello schermo quando si ricevono le notifiche mentre si guarda un video, ma sostanzialmente l'interfaccia di Huawei ha veramente bisogno di essere un po modernizzata, soprattutto dopo l'ottimo lavoro fatto da Samsung e LG.
La batteria del Huawei Mate 10 Pro è un'enorme 4000 mAH. Che vuol dire? Che l'autonomia di Mate 10 Pro è tra le migliori in assoluto che abbia mai provato. Con un utilizzo intenso sono riuscito a superare di gran lunga il giorno e mezzo di autonomia, anche grazie ai consumi in standby molto ridotti e a un'ottimizzazione software estremamente funzionale che, anche grazie all'intelligenza artificiale che non solo è in grado di capire in che modo si utilizza lo smartphone ed ottimizzarlo a dovere: grazie a questa tecnologia il Huawei Mate 10 Pro non rallenterà nel tempo.
Il prezzo di vendita in Italia di Huawei Mate 10 Pro è di 849 euro. Certo non si tratta di uno smartphone economico, ma è comunque un prezzo ufficiale di vendita più basso degli altri competitor top di gamma di questo 2017. La data di vendita in Italia di Huawei Mate 10 Pro è il prossimo 15 novembre 2017 e a chiunque lo preordinerà entro questa data verrà regalata la penna smart di Moleskine.