Il Neato Botvac D7 è un robot aspirapolvere smart, connesso al WiFi e gestito tramite lo smartphone, che fa del software la sua caratteristica distintiva. Software che, tra l'altro, è sviluppato da un team di developers italiani, anche se la Neato Botvac è un'azienda di nascita statunitense. Certo, non è economicissimo, ma è uno dei robot aspirapolvere mai prodotti, e di certo è il più intelligente.
Struttura
Realizzato in plastica rigida, il Neato Botvac D7 è caratterizzato da una finitura superiore in alluminio satinato, contornato da un profilo grigio con una finitura più scura ed opaca. Integra una serie di led che indicano lo stato della batteria, del WiFi e la modalità di pulizia, e nella parte superiore è presente una fessura con la quale sarà possibile estrarre il contenitore della sporcizia ed il filtro. Il robot si muove su due ruote in gomma ed utilizza una spazzola nella parte frontale, affiancata da una sorta di spazzolino che ruota su se stesso e che ha lo scopo di spostare la sporcizia verso la parte centrale dell'aspirapolvere.
A differenza dei tradizionali robot aspirapolvere, realizzati perlopiù con un design circolare, il Neato Botvac D7 (così come tutti gli altri aspirapolvere Neato) è caratterizzato da una forma a "D": una scelta studiata a tavolino e piuttosto vincente, che permette al robot dell'azienda statunitense di poter raggiungere anche gli angoli più difficili.
Il processo di pulizia è molto preciso e potente, è controllabile totalmente tramite l'applicazione ed è impostabile in diverse modalità di utilizzo, tutte accomunate da un particolare da non sottovalutare: il rumore. Perché il Neato Botvac D7 ha molti pregi, ma uno dei difetti più fastidiosi è proprio la rumorosità elevata.
Ma, rumore a parte e ingombro a parte, il Botvac D7 è senza dubbio uno dei migliori robot aspirapolvere disponibili attualmente in commercio, e gran parte del merito è dovuto all'applicazione di controllo: una vera e propria chicca.
Il tutto avviene tramite la connessione WiFi (sì, il robot aspirapolvere di Neato si connette alle reti WiFi 2.4 e 5 GHz) ed è possibile sia su Android che su iPhone o iPad. Nel corso della sua esistenza, l'applicazione di Neato ha subito diversi aggiornamenti che ne hanno migliorato nettamente la semplicità e l'interfaccia grafica, ottenendo alla fine un risultato eccellente in termini di usabilità, ma sempre con uno scopo ben preciso: eliminare la necessità dei "muri virtuali", ossia quelle periferiche con le quali si delimita la superficie di funzionamento dei robot aspirapolvere.
Ma come sono riusciti ad ottenere un risultato del genere? Con un idea tanto semplice quanto geniale. Grazie ai vari sensori di prossimità e ad un sensore laser integrato nella parte superiore del robot aspirapolvere, il Neato Botvac D7 è in grado di creare una vera e propria mappatura digitale dell'ambiente in cui andrà a lavorare: verrà quindi creata una vera planimetria, precisa ed accurata, della stanza o del piano, che sarà visibile tramite l'applicazione e sulla quale si potranno impostare le "linee di demarcazione", ossia degli "stop" virtuali oltre i quali l'aspirapolvere non procederà.
È una soluzione comoda e funzionale, che richiede però una procedura di localizzazione ad ogni avvio della pulizia: ed è questo uno dei problemi principali del Botvac D7 di Neato. Ad ogni avvio, l'aspirapolvere cercherà di capire il suo posizionamento, e qualora dovesse cambiare qualche piccolo particolare, rispetto alla scansione del "piano pulizia" effettuata al primo avvio, il robot non procederà.
Per farvi un esempio, al primo avvio ho effettuato una scansione del piano pavimento con un cuscino per terra, posto proprio accanto alla base del Botvac: successivamente ho deciso di spostare il cuscino di qualche centimetro, e questo spostamento ha reso impossibile la localizzazione del robot e il relativo avvio automatico. Sono sciocchezze, lo so, ma i meno esperti potrebbero trovarsi spaesati in questa evenienza: in soldoni, una volta effettuata la scansione del piano pulizia tramite l'app, vicino alla base dell'aspirapolvere non dovrà cambiare nulla, altrimenti non si avvierà la pulizia con le linee di demarcazione.
Come funziona il Botvac D7
Particolare a parte, il processo di pulizia del Neato Botvac D7 è spettacolare e, lo so che ve lo state chiedendo, pulisce davvero: nei miei test ho prima pulito con la scopa tradizionale, poi dato il via al processo di pulizia con il D7 e svuotando il contenitore ho trovato molta sporcizia.
Il robot, inoltre, non urterà porte, muri, mobili o stabili, ma si avvicinerà delicatamente per poi cambiare automaticamente direzione. E nel caso in cui dovesse trovare ostacoli "superabili", come piedi delle sedie molto vicini, i potenti motori che animano le ruote erogheranno più potenza in modo da permetterne il superamento.
La batteria
Molto intelligente anche il sistema di ricarica smart: qualora la carica della batteria non dovesse essere sufficiente per pulire tutta la superficie della casa (l'autonomia è sufficiente per una superficie di circa 130 mq), il Botvac D7 tornerà alla base per la ricarica, ma grazie alla mappatura potrà valutare la ricarica necessaria per continuare la pulizia e completare tutta l'aria: il risultato è un processo di ricarica più veloce e mirato alla reale necessità energetica. Inoltre, grazie ai suoi sensori e il sistema di mappatura, il Botvac D7 impiega circa la metà del tempo per pulire la stessa area rispetto ad altri aspirapolvere robot di fascia alta
Neato Botvac D7: pro e contro
Il Neato Botvac D7 è venduto ad un prezzo abbastanza alto, è vero, ma è un prodotto top di gamma di Neato, che soddisfa tutte le necessità: è veloce, molto potente nell'aspirazione e, soprattutto, estremamente intelligente grazie all'applicazione di gestione, il vero elemento distintivo del dispositivo rispetto alla concorrenza. Purtroppo però, attualmente non è possibile controllare l'aspirapolvere utilizzando Google Home in italiano (una enorme mancanza, in ottica di una casa smart) e il rumore non indifferente potrebbe dare fastidio anche in un ottica di programmazione di pulizia automatica, possibile ovviamente tramite l'app.
Questo prodotto fa parte dell'internet delle cose, ovvero di un mondo ricco di dispositivi connessi tra loro, di un mondo ricco di alternative e di un mondo che rappresenta sostanzialmente il futuro delle case domotiche. Un concetto vecchio più di un decennio, ma che con gli smartphone ha ottenuto una nuova vita e che è diventato estremamente semplice da utilizzare, anche per le persone meno esperte. Frigoriferi, luci, assistenti digitali, sono solo la punta dell'iceberg di un settore che, mai come ora, è in veloce crescita e che potrà portare un notevole cambiamento nella vita di tutti i giorni.
L'internet delle cose (IoT) è la vera rivoluzione di questi tempi, e così come fecero gli smartphone, influirà nel cambiamento della quotidianità delle persone. E più che l'hardware, il fattore che realmente differenzia i diversi prodotti, è relativo al software: l'obbiettivo comune di tutte le aziende che producono questi dispositivi è quello di rendere più semplice possibile l'utilizzo di funzioni avanzate anche per chi, generalmente, non non è ancora entrato in un ottica "smartphone-centrica". Insomma, il punto è semplice: perché mai si dovrebbero utilizzare delle lampadine smart, se per accendere o spegnere la luce basta il tradizionale interruttore?