Russiagate, pubblicità comprata dai russi sui social: Facebook a fianco delle autorità

Per fare chiarezza sui contorni dello scandalo Russiagate potrebbe essere decisiva la collaborazione di Facebook. Il "come" lo spiega Mark Zuckerberg, il fondatore del social network più popolare al mondo, in una lunga nota apparsa ieri sul suo spazio pubblico. "Oggi è il mio primo giorno di ritorno in ufficio dopo il periodo di maternità, durante il quale ho avuto modo di approfondire la questione dell'interferenza russa nelle elezioni americane". Zuckerberg precisa la finalità con cui è nato Facebook: "La nostra missione consiste nell'avvicinare le persone tra di loro. Crediamo in valori profondamente democratici, non voglio che nessuno usi i nostri strumenti per mettere a rischio la democrazia". E poi passa alla sua "mossa" al fianco delle autorità: "Lavoriamo attivamente con il governo americano per dare il nostro contributo alle indagini sulle interferenze russe. Stiamo cercando di capire come sono stati utilizzati i nostri strumenti".
Il fondatore di Facebook, alla fine del suo intervento, lancia una promessa. Nei prossimi mesi si punterà sul potenziamento dei controlli relativi agli annunci di campagne elettorale. Con l'obiettivo, chiaro, di prevenire l'utilizzo illecito dei social network, anche in ambito politico.