Quella di Ryzhik non è la solita storia di "gattini", ma è un esempio di come la tecnologia possa rendere più semplici (e possibili) operazioni che fino a qualche tempo fa sarebbero state impensabili. Ed è una storia che avrebbe potuto avere un epilogo drammatico e doloroso, ma che – proprio grazie alla tecnologia – si è risolta nel migliore dei modi.
Ryzhik il gatto con le zampe in 3D
Trovato a Tomsk in Russia, una città nella parte sud-occidentale della Siberia famosa per le sue bassissime temperature, Ryzhik aveva le quattro zampe andate in cancrena, proprio per il freddo estremo che ha dovuto sopportare. Spesso in quelle zone, dove gli inverni sono molto freddi, gli animali trovati nelle sue condizioni vengono abbattuti, ma il proprietario ha deciso di provare a dargli una seconda possibilità, e l'ha portato in una clinica a Novisibirsk, specializzata negli impianti di arti artificiali.
E così, per provare a dargli nuovamente la possibilità di camminare, gli specialisti della clinica hanno tentato una nuova tecnica di moderazione 3D che, unita alla tomografia computerizzata, ha reso possibile la realizzazione di quattro zampe artificiali con una struttura in titanio, dai costi estremamente contenuti. Morale della favola: Ryzhik, che in russo vuol dire "Rossiccio" è tornato a camminare.
"È sicuramente il primo gatto al mondo a sperimentare questo tipo di intervento chirurgico" – ha spiegato al Siberian Times il chirurgo Sergey Gorshkov – "Gli arti sono completamente collegati alla pelle e alle ossa. La parte dell’arto che entra nel corpo è spugnosa, il tessuto osseo cresce al suo interno".
Il gatto non sta cercando di rimuovere le sue nuove zampe, ed è una cosa positiva che dimostra come non le senta parti estranee al suo corpo, anche se quando cammina sembra ancora piuttosto incerto. Ma è un comportamento normale che, molto probabilmente, passerà quando Ryzhik prenderà più confidenza con i suoi nuovi arti.