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Samsung ha violato 2 brevetti: 120 mln di dollari i danni da risarcire ad Apple

Apple esce vittoriosa solo in parte dal secondo grande processo contro l’ormai eterno nemico Samsung. Il giudice ha infatti riconosciuto la violazione di 2 dei 5 brevetti, da parte della casa coreana, condannata a risarcirce 119,6 milioni di dollari.
A cura di Francesco Russo
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Come era previsto, anche se si è andati oltre di qualche giorno, è arrivata la sentenza che vedeva contro i due colossi, Apple e Samsung, nell'ennesimo scontro giudiziario. Il contenzioso questa volta era centrato su 5 brevetti che Apple riteneva essere stati violati da Samsung e utilizzati nei suoi smartphone, quelli andati in produzione dall'agosto 2011. Per questa violazione la casa di Cupertino aveva chiesto una cifra pari a 2,2 miliardi di dollari, ma la Corte Federale di San Josè (California), dopo tre giorni di camera di consiglio, ha ritenuto che la casa coreana deve risarcire Apple per violazione di 2 dei 5 brevetti e corrispondere una cifra pari a 119,6 milioni di dollari come risarcimento. Una cifra ben al di sotto di quella richiesta.

Apple incassa quindi una importante vittoria e si impone in uno degli scontri più duri che ha visto protagonisti i due leader della telefonia mobile mondiale. Ma la stessa Corte ha a sua volta riconosciuto alla stessa Apple la violazione di due brevetti Samsung e per questo è condannata al risarcimento di 158 mila dollari.

I brevetti violati da Samsung sono il "brevetto 647", ovvero sia il "quick link", brevetto di Apple del 1999 e permette di visualizzare nei tesi i numeri di telefono, oppure l'ora e la data, sotto forma di link. Il secondo brevetto è quello conosciuto come "brevetto 721", ovvero il famoso "slide to unlock", quello che permette di sbloccare la schermata di stand-by dello smartphone.

A veder bene la sentenza, Apple può cantar vittoria solo a metà. Solo il 10% di quello che aveva richiesto come danni le viene riconosciuto. Le vengono riconosciuti due violazioni su cinque per le quali aveva richiesto una cifra consistente di risarcimento, ma esce da questo processo anche con la condanna a risarcire, sia pure con una condanna economica molto piccola, il suo acerrimo nemico per una licenza usata senza alcuna autorizzazione legale. Apple a questo punto porta avanti quello che ritiene essere stato il punto più importante a suo favore, ossia che una Corte Federale abbia riconosciuto, comunque, che Samsung ha rubato dei brevetti:

Siamo grati alla giuria e al giudice per il loro servizio", ha dichiarato Apple in un comunicato. "La sentenza di oggi rafforza quello che altri tribunali in tutto il mondo hanno già riconosciuto: Samsung ha volontariamente rubato le nostre idee e copiato i nostri prodotti. Stiamo lottando per difendere il duro lavoro che sta dietro a prodotti molto amati come l'iPhone, al quale i nostri dipendenti dedicano la loro vita per la migliore progettazione e realizzazione per i nostri clienti."

Per arrivare a sentenza in questo processo ci sono volute 50 ore tra udienze e testimonianze. Va detto anche che proprio in questa ultima sede giudiziaria, forse quella in cui i due colossi si sono scontrati in maniera più diretta e specifica, senza esclusione di colpi, Samsung ha più volte ribadito, durante la sua difesa, che il suo compito è quello di assemblare i prodotti, mentre il software è sviluppato da Google, più colte chiamata in causa.

Ovviamente con questa sentenza si chiude solo un capitolo di una saga che continuerà ancora a lungo. Infatti Apple ha raccolto 50 violazioni di brevetti e non rinuncerà a portare Samsung ancora una volta davanti ad un tribunale. E intanto il mercato dà ragione a Samsung.

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