Samsung starebbe lavorando su una mossa incredibilmente furba. Secondo quando scrive il Wall Street Journal, il colosso sudcoreano sarebbe in piena fase di trattativa per l'acquisizione di Nuance, l'azienda che ha sviluppato la tecnologia alla base di Siri, il noto assistente vocale integrato da tempo nel sistema operativo per dispositivi mobili di Apple.
"Si è recentemente parlato di una possibile vendita della società a Samsung Electronics Co. e ad altre società di private equity, come hanno riferito alcune persone. " – si legge nel quotidiano di New York – "Non è chiaro se i colloqui per la vendita, alcuni dei quali sono avvenuti all’inizio di quest’anno, siano ancora in attesa oppure se porteranno davvero a un accordo".
Un'acquisizione importante che aiuterebbe Samsung ad ottimizzare il suo (imperfetto) SVoice e strapperebbe dalle mani degli ingegneri di Cupertino la collaborazione con Nuance, mettendo in seria difficoltà il progetto e lo sviluppo di Siri. Nel corso di un'intervista avvenuta nel 2013, Paul Ricci (il CEO di Nuance) ha confermato la propria azienda come uno dei "fornitori fondamentali per Apple", una dichiarazione che lascia nel dubbio l'eventuale impatto che la compravendita potrà avere sulle tecnologie integrate negli OS di Apple e che potrebbe costringere l'azienda capitanata da Tim Cook a trovare una soluzione alternativa per continuare ad alimentare le potenzialità di riconoscimento vocale di iOS e Mac OS.
E' da tempo che Apple tenta di allontanarsi, gradualmente, dalla dipendenza che i suoi sistemi di voice recognition hanno con le tecnologie di Nuance, e per farlo ha da tempo fondato un proprio team di sviluppo a Boston, incaricato proprio di sviluppare un sistema di riconoscimento vocale proprietario. Va inoltre notato che alcune delle funzionalità attualmente implementate in Siri, derivano dall'integrazione di altri servizi del tutto esterni a Nuance, come OpenTable e Yelp, ma la grande esperienza che ha l'azienda di Ricci nel mondo dell'assistenza sanitaria potrebbe essere di grande aiuto per lo sviluppo del (fin troppo) atteso iWatch.
Insomma, semmai dovesse essere confermata l'acquisizione da parte di Samsung, l'azienda fondata da Lee Byung-chul nel lontano 1938 potrebbe creare non pochi problemi ad Apple.