Il primo smartphone al mondo ad utilizzare Tizen è il Samsung Z. Ad ufficializzare il nuovo dispositivo è l'azienda sudcoreana che, forte dell'esperienza che ha fatto negli ultimi mesi con i suoi nuovi Galaxy Gear 2, Galaxy Gear Neo e Galaxy Gear Fit ha deciso di dare il via alla distribuzione del suo sistema operativo, presentando uno smartphone mid-market dalle caratteristiche e le prestazioni interessanti che sarà inizialmente disponibile solo in Russia.
Presentato nel corso della Developers Conference di San Francisco, il Samsung Z è l'ennesimo tentativo del colosso sudcoreano di rafforzare il proprio business nel mercato del software per dispositivi mobili. L'ennesimo tentativo di riuscire a diminuire drasticamente la dipendenza da Android, strategia già tentata nel 2009 con il suo Bada, un sistema operativo alternativo prodotto e sviluppato dalla stessa Samsung, la cui fortuna è stata frenata dallo scarso interesse dal mondo degli sviluppatori: un fattore importantissimo, che rappresenta solo la punta dell'iceberg relativa alla diffusione di un determinato sistema operativo, che basa le sue fondamenta sulle applicazioni disponibili e i servizi usufruibili dagli utenti.
Da qui la decisione di collaborare con Intel per sviluppare Tizen, la nuova piattaforma basata su Linux, che sarà totalmente open-source e che – secondo quanto dichiara l'azienda – renderà possibile un aumento delle prestazioni in dispositivi di fascia media, tutt'oggi poco potenti per gestire al meglio il sistema operativo di Google.
Ecco la scheda tecnica del Samsung Galaxy Z:
- CPU quad-core Qualcomm Snapgragon 800 a 2,3 GHz;
- 2 GB di Ram;
- 16 GB di memoria interna;
- fotocamera posteriore da 8 megapixel;
- fotocamera anteriore da 2,1 megapixel;
- batteria da 2600 mAh.
"Il Samsung Z integra la potenza e l'adattabilità della piattaforma Tizen" – ha affermato Dj Lee, responsabile vendite globali e marketing di Samsung – "Il nuovo smartphone consentirà agli utenti di navigare sul web più velocemente e utilizzare più efficacemente le applicazioni".
Ed è proprio per quanto riguarda le applicazioni che Tizen lascia ancora perplessi. L'arrivo di un nuovo sistema operativo aumenta la frammentazione delle relative app e costringe gli sviluppatori a realizzare delle versioni ad-hoc per il nuovo OS. Un investimento per i developer non indifferente, che in genere è soggetto alla diffusione della piattaforma, e che quindi potrebbe rappresentare un nuovo ulteriore freno al tentativo di Samsung. Insomma, è un cane che si morde la coda, in un mercato ormai totalmente dominato da Android e iOS nel quale addirittura Windows Phone stenta a decollare.