Dopo che iTunes, Google Play, Infinity, Chili e una serie di altri servizi non ci sono riusciti con cataloghi striminziti, tempi d’uscita esagerati e senza la minima ombra di un’offerta di serie tv, dopo che Netflix ha rinviato ancora l’arrivo in Italia (niente 2014 probabilmente nemmeno niente 2015), forse Sky Online (pronto ad arrivare tra pochissime settimane ma già ci si può prenotare sul sito per provare da subito il servizio) potrebbe dare quell’impulso che in Italia manca.
Ancora non sono stati svelati i dettagli definitivi ma si parla di tre possibili pacchetti da acquistare a forfait (paghi un tot al mese e vedi quanto vuoi). Cinema, Sport e Serie Tv per una cifra che ruota intorno alla decina d’euro al mese, con l’offerta di Sky chiaramente, cioè quella tipologia e quantità di film, eventi sportivi e serie. Più che soddisfacente.
Di certo non ci sarà l’alta definizione, notizia che ha lasciato molti perplessi e spinto alcuni a pensare che sarà un forte deterrente per il successo del servizio. A questo va anche aggiunto che i film si potranno vedere solo sul device primario (cioè il computer) perchè sarà bloccata l’uscita HDMI, in buona sostanza anche attaccando il computer al televisore si potranno vedere i film solo sul computer.
Per quanto si tratti di evidenti limiti (che è difficile che durino a lungo) bisogna anche considerare che non è l’utenza pirata quella a cui Sky Online punta davvero, semmai è quella non alfabetizzata, quella spaventata dalla pirateria, quella meno smanettona o, per dirla in una parola sola, meno giovane.
Alla fine dunque quel che Sky Online avrà e che tutti i suoi concorrenti non possono vantare sarà una vera offerta ad un prezzo realmente competitivo (se vengono confermate queste prime notizie), dove per vera offerta non si intendono solo le novità, che è qualcosa che non manca più a nessuno, quanto le serie tv. E’ quello infatti l’unico contenuto che in Italia ancora non si trova legalmente e che è il fattore più importante di download illegale. Puntate e puntate, stagioni e stagioni da recuperare, tutto impossibile in tv e per il momento fattibile solo illegalmente. Sky Online dovrebbe risolvere il problema per almeno 20 serie televisive (tra le quali di sicuro quelle più potenti del pacchetto da The Walking Dead a The Following fino a Il trono di spade senza contare la nuova Gomorra, dal medesimo team di Romanzo criminale).
Ad ulteriore dimostrazione che non sia il pubblico degli smanettoni e dei più avvezzi all’uso di internet quello che adesso fa la differenza, anche la pirateria si sta muovendo sul terreno dell’user friendly, come sempre anticipando e mostrando la strada giusta, quella che tra qualche anno anche l’offerta legale si rassegnerà a percorrere. E’ novità di questi giorni infatti Popcorn Time, applicazione scaricabile per Windows, Mac e Linux dalla quale si accede ad un catalogo immenso in streaming.
Popcorn Time ha la geniale idea di mostrare in streaming i file torrent, dunque non c’è bisogno di scaricare niente, nè di cercare sui siti di torrent, fa tutto Popcorn Time aggregando il materiale di qualità migliore (720p e 1080p) con tanto di sottotitoli in diverse lingue e proponendolo in un’unica grande schermata riassuntiva.
Niente CAM e niente file di qualità dubbia (semplicemente non sono indicizzati), solo buona risoluzione, Popcorn Time è per chi non vuole perdere tempo a cercare e vuole un servizio serio, ovviamente gratuito, ma è anche un’applicazione open source, il che significa che tra poco arriverà sui televisori direttamente via set top box, Apple TV, proprio quello che Sky Online non può fare ad oggi e che invece si convincerà a fare domani.
Quindi si conferma la legge per la quale come l’offerta legale fa un passo in avanti, quella pirata ne fa 2. Come anche in Italia comincia a nascere l’idea che forse avevano ragione i pirati e i film vanno offerti tutti, subito e in streaming, l’offerta illegale fa un passo ulteriore e diventa anche più facile da fruire, potendo contare come al solito pure sui film al momento al cinema, l’unica barriera che il mondo legale (ad oggi) non può permettersi di infrangere.
Ma è solo questione di tempo, se infatti ci sono due cose che abbiamo imparato in questi decenni di pirateria è che la musica ha trovato la maniera di sopravvivere ad essa offrendo tutto, subito e gratis e che il cinema invece si adegua a fare esattamente quel che fa la pirateria, solo ci mette più tempo per rassegnarsi.