Si chiama Selfmite e, ancora una volta, si basa sull'incoscienza di alcuni utenti che decidono di installare applicazioni tramite APK sconosciuti. Una modalità di contagio per Android a quanto pare molto funzionale, perché nonostante il tempo passi e i casi di virus e malware per il sistema operativo di Big G aumentino sempre di più, gran parte degli utenti dell'OS per dispositivi mobili di Google continuano a commettere lo stesso errore.
Come Selfmite infetta i dispositivi Android
Il sistema di funzionamento di Selfmite è molto semplice. Il una volta infettato lo smartphone, il worm avrà la possibilità di leggere la rubrica della vittima inconsapevole e invierà automaticamente 20 messaggi di testo SMS ad altrettanti utenti scelti casualmente dai contatti memorizzati nel dispositivo. Forte della fiducia che molti utenti tendono a dare agli SMS inviati da amici e conoscenti, Selfmite includerà nel messaggio di testo un link per il download di un'applicazione, esponendo quindi chi riceve il messaggio incriminato a un ulteriore contagio.
Una vera e propria catena di Sant'Antonio, scoperta per la prima volta nel Nord America ma che negli ultimi tempi si sta diffondendo velocemente anche nel Vecchio Continente.
Perchè gli sviluppatori hanno creato Selfmite
Per dare un senso alle ore di sviluppo del worm impiegate dai malintenzionati che ne hanno compilato il codice, basta pensare esclusivamente a un fattore: il Dio denaro. Proprio così, cuore pulsante del worm per Android che ha invaso l'America del Nord è AdaptiveMobile, la piattaforma di advertising per dispositivi mobili alla quale si sono agganciati (molto probabilmente illegalmente) gli sviluppatori che hanno creato il virus. Tramite il link contenuto nel messaggio di testo inviato da Selfmite infatti, viene suggerito il download di Mobogenie, un App Market alternativo, con il quale – ad ogni download – gli sviluppatori del worm monetizzano e si arricchiscono, a spese delle ignare vittime, che potrebbero veder crescere esponenzialmente le l'ammontare del proprio conto telefonico per la moltitudine di SMS inviati.
Come proteggersi da Selfmite
Per verificare se si è stati vittima di Selfmite, è necessario installare uno dei tantissimi antivirus per Android attualmente disponibili nel Play Store: una validissima alternativa può essere Norton Antivirus di Symantec, che nella versione gratuita consente la scansione completa del dispositivo e l'eventuale eliminazione dei file infetti.
Il consiglio resta comunque uno: non abusare dell'apertura di Android e installare le applicazioni con cognizione di causa. Se possibile l'ideale sarebbe installare esclusivamente tramite il Play Store, ma nel caso in qui ci si trovi nella necessità di installare un APK proveniente da una piattaforma esterna a quella ufficiale di Google, è essenziale verificarne l'origine e leggere con attenzione tutti i permessi che si danno all'applicazione in fase di installazione.