La chiamano la corsa agli armamenti della Silicon Valley. Non è, come potrebbe sembrare, la ricerca di nuovi componenti o tecnologie per sopraffare le concorrenti con prodotti nuovi ed innovativi, ma la competizione che si è creata tra le aziende per accaparrarsi i talenti migliori a colpi di assicurazioni sanitarie e bonus sulla salute.
Le buste paga generose e il cibo gratis non bastano più, i lavoratori vogliono più possibilità e sicurezze dal punto di vista medico e le aziende si stanno adattando, proponendo una vasta gamma di benefici a completa disposizione dei propri impiegati. Questo si traduce, all'interno di società del calibro di Google o Apple, in trattamenti per la fertilità, cliniche private e nuove tecnologie per monitorare la salute dei dipendenti.
Un modo di fare che si discosta di molto da quello delle altre aziende americane, all'interno delle quali l'assicurazione sanitaria è vista come un vero e proprio spauracchio dai costi elevatissimi. Tenere in salute i propri lavoratori, però, ripaga anche in termini di produttività, oltre a contribuire alla diminuzione delle spese sanitarie. Limitare il tasso di obesità, per esempio, riduce il rischio di diabete e altre malattie le cui cure risultano essere altamente costose.
"È un aspetto fondamentale per ottenere nuovi dipendenti" ha spiegato Joe Gracy di Yahoo, società che offre diversi aiuti per la fertilità, 16 settimane di permesso alle nuove mamme e 8 per i neo papà. Secondo John Adams, uno degli impiegati di twitter, quando si ha 20 anni si cerca una retribuzione alta, ma passati i 30 l'unica cosa importante è l'assicurazione sanitaria.
La Silicon Valley punta molto sui bambini, ma anche sulle coppie dello stesso sesso, per le quali copre le spese sanitarie più frequentemente della media nazionale. Le aziende tecnologiche sono inoltre più propense ad offrire supporto ai lavoratori part-time, sedute di agopuntura, line telefoniche dedicate e programmi di gestione della salute.
L'assistenza completa di Apple, che include un trattamento per la fertilità da 15.000$, è offerta a tutti i suoi dipendenti, sia full-time che part-time, in ufficio e in negozio. Google è stata la prima ad offrire addirittura una copertura per le operazioni di cambio di sesso, iniziativa attualmente portata avanti dal 17% delle aziende.
Trattandosi delle aziende più tecnologiche del mondo, la cura dei dipendenti non poteva non prevedere l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia. Con MDLive, start-up fondata da John Sculley di Apple, è possibile connettersi con videochat sicure al proprio medico di fiducia. Oppure, grazie a dei braccialetti che monitorano lo stato dei dipendenti, è possibile tenere sotto controllo l'attività fisica in maniera costante. Alcune aziende prevedono persino un bonus per i dipendenti più attivi.
L'approccio salutista sembra funzionare e attualmente solo il 23% degli impiegati delle aziende tecnologiche è obeso, un dato molto più basso rispetto ad ogni altro settore. Secondo le stime, nel 2015 le aziende esterne alla Silicon Valley che cominceranno ad offrire bonus per il raggiungimento di obiettivi come la perdita di peso o il controllo del colesterolo raddoppieranno, arrivando a raggiungere il 46%.