Sony sotto attacco hacker, rubati gli inediti di Michael Jackson
Ieri vi abbiamo parlato del dossier pubblicato da Imperva relativo alla sicurezza in rete e alla prevenzione di attacchi informatici. Nella sua relazione la società di sicurezza americana ha citato il caso di Sony come quello di una delle aziende finite sotto i colpi dei pirati a causa dei suoi scarsi investimenti nella sicurezza delle proprie piattaforme. Il riferimento è ad un episodio di qualche mese fa in cui il sito della Playstation Network è stato violato e i dati di 77 milioni di utenti trafugati, compresi quelli delle carte di credito, con un danno per l'azienda di oltre 100 milioni di dollari. Evidentemente la lezione non è stata sufficiente per il gigante nipponico che è finito nuovamente sotto i colpi degli hacker.
Questa volta il danno è stato davvero ingente; gli smanettoni sono riusciti ad entrare nei server Sony e secondo voci vicine alla società, hanno scaricato tutto il materiale prodotto da Michael Jackson, per i diritti del quale solo poche settimane fa il colosso ha speso 250 milioni di dollari per un contratto di sette anni. Tra i file trafugati dagli hacker ci sarebbero numerosissimi inediti mai pubblicati ufficialmente in nessun album, come un duetto tra Jacko e lo storico cantante dei Queen Freddie Mercury, anch'egli scomparso prematuramente. Altro materiale è relativo a sessioni in studio durante gli anni d'oro di Thriller e Bad, un tesoro che i fan dello storico re del pop vedranno nei prossimi anni, in quanto la Sony sembra intenzionata a pubblicare forse addirittura 10 album postumi del cantante.
Non è però soltanto il materiale di Michael Jackson ad essere stato trafugato; i pirati informatici hanno infatti sottratto oltre 50.000 files tra cui canzoni di Jimi Hendrix, Foo Fighters, Paul Simon e Avril Lavigne, per un danno per la Sony di oltre 160 milioni di dollari. La major si è accorta quasi subito della violazione, causata da una breccia nel sistema di sicurezza, anche se gli azionisti cominciano a porsi qualche dubbio sulla sicurezza della società. Gli investigatori si sono messi subito all'opera seguendo alcune tracce lasciate dagli hacker e hanno arrestato due persone, dichiaratesi innocenti e ora fuori sotto cauzione. Che siano loro o meno i colpevoli, per Sony si tratta indubbiamente dell'ennesima brutta figura.