Spedizioni in ritardo, imballaggi introvabili: la crisi del cartone colpisce anche chi compra online
Tra i suoi numerosi e a volte devastanti effetti, la pandemia di Covid-19 ha insegnato al mondo intero che il sistema globale di scambio e fornitura delle merci non è così solido come sembra superficialmente, e che ritardi e difficoltà produttive legate a un particolare comparto possono avere ripercussioni a catena su interi settori merceologici. È quello che sta accadendo con la crisi dei chip, ed è quello che secondo le testimonianze in arrivo dagli Stati Uniti per accadere con altri sistemi che rischiano a breve di ingolfarsi: quello del cartone per imballaggi e – di conseguenza – quello delle spedizioni.
Un'altra tempesta perfetta
Alcuni degli ingredienti alla base di questa situazione sono gli stessi che hanno portato alla crisi dei chip. I lockdown dell'anno scorso hanno messo fuori gioco una grande quantità dei siti produttivi del materiale, proprio mentre le misure restrittive e la paura del contagio facevano scoprire a decine di milioni di persone il mondo dell'ecommerce e delle spedizioni di beni ordinati online, facendo aumentare a dismisura la richiesta di imballaggi; a fronte di questa improvvisa configurazione di domanda e offerta, i grandi nomi del settore come Amazon sono comunque riusciti a fare incetta di cartone facendo leva sul proprio nome ma contemporaneamente lasciando a secco i concorrenti e mettendo sotto stress la catena produttiva dell'intero comparto già in sofferenza. Avanti veloce di circa un anno, le tempeste invernali che hanno colpito gli Stati Uniti lo scorso inverno hanno rallentato la produzione di alternative di imballaggio plastiche, costringendo a puntare ancora di più su un bene già diventato difficile da reperire.
I rischi per il mercato e per i consumatori
Il risultato rischia di complicare ulteriormente la situazione per tutte le realtà medio-piccole. Con la reperibilità del cartone ai minimi e i prezzi degli imballaggi in aumento, il mercato si dividerà in realtà che potranno permettersi di pagare di più per avere tutti gli imballaggi di cui hanno bisogno, e soggetti che non potranno fare fronte alla stangata se non trasferendo parte dei costi sui clienti. Per i consumatori finali la situazione potrebbe insomma tradursi in un aumento delle tempistiche per la ricezione delle spedizioni o in un maggior costo legato a questa componente del servizio richiesto.