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Srl semplificate, startup a un euro anche per gli over 35

La nuova bozza del Decreto Sviluppo prevede l’abbattimento del limite di età di 35 anni ma fissa alcuni paletti inspiegabili, come l’adozione di uno statuto unico non modificabile e soprattutto l’addio alle “startup a un euro”. Ecco cosa è cambiato.
A cura di Angelo Marra
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La legge che dovrebbe semplificare la nascita e la prosperità delle nuove imprese compie nuovi passi avanti. Alcune modifiche introdotte dal Governo nel Decreto Sviluppo hanno cambiato le carte in tavola nella speranza di rendere ancora più semplice lo sviluppo delle nuove startup, anche se alcuni punti denotano forse un'eccessiva rigidità. Vediamo insieme cosa è cambiato.

SRL A 1 EURO ANCHE PER OVER 35 – Cancellato il limite di 35 anni per la creazione delle Srl al costo di un euro, l'iniziativa lanciata dal Governo per contrastare il calo di nuove imprese, anche se le spese di bollo rimarranno per chi ha superato tale soglia d'età. Il tetto massimo delle spese notarili sarà stabilito dal Ministero della Giustizia e sarà finalmente possibile cedere le quote ad eventuali soggetti che hanno superato il limite dei 35 anni. Una delle novità più importanti riguarda poi il capitale sociale, che in precedente lettura era fissato appunto ad un minimo di un euro ed un massimo di diecimila (limite oltre il quale si rientra nella categoria delle Srl tradizionali); la nuova bozza infatti prevede che il 25% degli utili netti del bilancio annuale sia destinato obbligatoriamente alla costituzione del capitale sociale fino al raggiungimento della soglia di 10.000 euro, una modifica effettuata per dare maggiori garanzie a fronte di comportamenti opportunistici derivanti dal requisito minimo di capitale.

ADOZIONE DI UNO STATUTO UNICO –  Nel DL è prevista l'adozione obbligatoria di uno statuto unico realizzato sempre dal Ministero della Giustizia “con conseguente nullità di ogni clausola modificativa od integrativa”, una opzione adottata negli altri paesi come in Germania solo nel caso in cui non ci si avvalga di un notaio per l'apertura della nuova impresa. Nel decreto invece tale rigidità è prevista per tutti senza che ve ne sia una reale utilità, anzi, rischiando in qualche maniera di danneggiare le nuove imprese. A questo va aggiunto che nel DL non c'è traccia di scadenze o paletti precisi per l'emanazione di tale statuto standard, senza il quale non sarà possibile avviare alcuna Srl semplificata, nè tantomeno vi è traccia di tale regolamento. Sarà quindi necessario attendere che il Governo si metta al lavoro anche su questo punto per evitare che la catena di operazioni possa interrompersi ma al momento non sembra esserci alcuna notizia al riguardo. Quello che si sa è che non sarà necessario un decreto ministeriale ma sarà sufficiente un provvedimento del Governo che contenga il modello a cui tutte le nuove imprese dovranno uniformarsi.

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