“State of the Net”, summit a Trieste sullo stato della rete
Ieri pomeriggio durante il suo intervento al DEF il Ministro Passera ha affermato che lo sviluppo e l'implementazione delle reti italiane da soli non sono sufficienti per creare quel contesto di rivoluzione digitale che manca ancora al nostro paese. Non che le infrastrutture non siano fondamentali, come ha mostrato l'ultimo rapporto Akamai che ha stroncato per l'ennesima volta l'Italia, leader europeo nella narrowband, la classica connessione lenta. Occorre però accostare allo sviluppo tecnologico anche quello culturale, se possibile ancora più difficile da attuare soprattutto in una nazione atipica come la nostra.
STATE OF THE NET – Per analizzare lo stato del mondo della rete italiana ma anche per discutere di Open Data, copyright, privacy e tutti gli altri argomenti spinosi di internet si terrà a Trieste la manifestazione “State of the Net”, organizzata da Luca De Biase (Nova24, Fondazione Ahref), Sergio Maistrello e Beniamino Pagliaro, imprenditori come Paolo Valdemarin (Evectors) e Marco Zamperini, consulenti ed esperti come Marco Massarotto (Hagakure), Antonella Napolitano (TechPresident), e studiosi di livello internazionale tra cui Euan Semple. L'evento, a quattro anni dalla sua prima edizione si terrà nella cornice degli spazi ristrutturati del Porto Vecchio il prossimo 22 e 23 giugno e sarà aperto a tutti in maniera gratuita (il modulo per l'iscrizione sarà disponibile a breve sul sito sotn.it). Un'ottima occasione per discutere dello stato di internet in Italia, uno dei paesi che ancora si mostrano refrattari alla penetrazione della rete nell'economia interna, vista da molti come il possibile mezzo per uscire (o perlomeno lenire) la crisi economica che attanaglia il nostro paese.