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Stop a sms e chiamate promozionali: l’ultimatum del Garante a Vodafone

Stop a chiamate ed SMS pubblicitari senza il consenso degli utenti. È l’ultimatum lanciato dal Garante Privacy a Vodafone, colpevole secondo l’autorità di aver attuato una campagna illecita che ha portato all’invio di messaggi anche quando non consentito.
A cura di Marco Paretti
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Stop a chiamate ed SMS pubblicitari senza il consenso degli utenti. È l'ultimatum lanciato dal Garante Privacy a Vodafone, colpevole secondo l'autorità di aver attuato una campagna illecita che ha portato all'invio di messaggi anche quando non consentito. Si parla di circa 2 milioni di telefonate promozionali e circa 22 milioni di sms a scopo pubblicitario, giunti anche agli utenti che non hanno dato il consenso esplicito a ricevere questa tipologia di comunicazioni. Ora l'operatore dovrà bloccare questo tipo di pubblicità, mentre il Garante potrebbe decidere di sanzionare Vodafone per una pratica di "telemarketing selvaggio di proporzioni straordinarie".

"Vodafone non potrà più inviare sms o effettuare chiamate per finalità di marketing a chi non abbia manifestato uno specifico consenso o abbia addirittura chiesto di non essere più disturbato con offerte commerciali" si legge nella nota del Garante. "La società telefonica dovrà inoltre ridefinire le proprie procedure interne nella gestione dei dati utilizzati per le campagne promozionali. Questa la decisione adottata dal Garante all’esito di un’indagine decisa sulla base delle innumerevoli segnalazioni ricevute da persone che lamentavano la continua ricezione di offerte commerciali indesiderate da parte della compagnia e dei suoi partner commerciali".

Si parla di una pratica attuata per circa 18 mesi tra il 2016 e il 2017, periodo durante il quale sono state effettuate nell’interesse di Vodafone fino a 2 milioni di telefonate promozionali e inviati circa 22 milioni di sms senza un valido consenso degli interessati. Comunicazioni che hanno riguardato sia i clienti attuali che quelli potenziali. "Le offerte commerciali indesiderate venivano rivolte ad utenti che non avevano fornito il consenso al trattamento dei propri dati personali per finalità di marketing" continua il Garante. "Ma anche a coloro che avevano espressamente chiesto di non essere più disturbati o di veder cancellati i propri contatti dai database di Vodafone e dei call center coinvolti".

Così l’Autorità ha vietato a Vodafone l’ulteriore trattamento per finalità di marketing dei dati personali in assenza del consenso espresso degli utenti da contattare, ordinando alla società di adottare tutte le necessarie misure tecnico-organizzative volte a registrare immediatamente e correttamente l’opposizione al trattamento, nonché a prevenire i contatti commerciali indesiderati". Da parte sua, l'operatore ha diramato un'ulteriore nota: "A seguito delle verifiche ispettive relative alle condotte realizzate nel periodo gennaio 2016-giugno 2017, Vodafone ha già messo in atto, a partire dall’estate 2017, misure volte ad evitate contatti indesiderati nei confronti della clientela. Vodafone, attualmente impegnata in un articolato programma di adeguamento alla nuova normativa europea (GDPR), intende infatti garantire una piena conformità alle disposizioni in materia di trattamento dei dati personali".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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