È di 49 morti e decine di feriti il bilancio di due sparatorie avvenute in due moschee di Christchurch, la terza città più grande della Nuova Zelanda. Un attacco terroristico messo in atto da un gruppo di suprematisti della razza bianca, contro immigrati e mussulmani, preannunciato con una sorta di "manifesto" razzista su 8chan, in cui si parla di genocidio bianco e viene definito "invasore" il popolo musulmano. Il video è stato trasmesso in diretta per circa 17 minuti, prima che le piattaforme potessero fare qualsiasi cosa.
Sui caricatori, gli attentatori hanno scritto nomi di altri terroristi di estrema destra, tra i quali c'è anche Luca Traini, il fascista che l'anno scorso tentò la strage a Macerata.
Ma non finisce qui. Nel "manifesto", il cui collegamento con l'autore della strage deve ancora essere confermato, vengono citati come "ispirazione" personaggi del calibro di Donald Trump e nel video in diretta, prima di dare inizio alla sparatoria, uno degli attentatori avrebbe invitato tutti gli spettatori a iscriversi al canale di PewDiePie.
Chi è PiewDiePie
Nato a Gothenburg, Svezia, il 24 ottobre 1989, Felix Arvid Ulf Kjellberg (meglio conosciuto come PewDiePie) è un commentatore di videogiochi su YouTube, che ha iniziato realizzando video di gameplay in cui appare come giocatore, perlopiù ritraenti scene d'orrore o di azione, ed ha poi continuato con la realizzazione di reaction video ai meme (il suo format più famoso è "Meme Review").
Creato nel 2010 suo canale YouTube è quello cresciuto più rapidamente nella storia della piattaforma di streaming video a livello mondiale. Dal 2014 ha oltre 25 milioni di iscritti e ad oggi il numero è salito a più di 89 milioni: il suo canale ha tuttora il primato di maggior numero di follower (record che detiene dal 2013).
Circa due anni fa attorno allo youtuber ha iniziato a dipingersi un'aura politicamente controversa, alimentata da qualche frase ambigua e poi da veri e propri scandali. Uno su tutti la denuncia del Wall Street Journal, arrivata dopo il pagamento da parte di PewDiePie a un gruppo di sconosciuti su Fiverr, per fargli scrivere un cartello con la frase “Morte agli ebrei” e danzarci attorno.
Furono mesi duri per lo youtuber, in cui si parlò anche dell'uso piuttosto superficiale che faceva della svastica e di Hitler. Dettagli non piccoli, considerando che sempre nel 2017 (e dopo lo scandalo del WSJ) non si trattenne chiamare "nigger" un altro giocatore durante un live streaming.
In realtà pero, nonostante tutte le accuse, Felix ha sempre messo bene in chiaro si trattasse solo di tentativi per fare polemica su di lui. E lo ha fatto con un video nel quale conclude dicendo: "Qualcuno dice che queste battute rendono comune l’odio. Indipendentemente dal fatto se sia vero. Spoiler: non lo è, a meno che non ci siano per qualche ragione 53 milioni di nazisti che mi guardano. Un attacco personale del genere, per dipingermi come un antisemita, non fa bene a nessuno. Ve la state prendendo con un ragazzo svedese che prova a essere divertente, la maggior parte delle volte senza riuscirci. Offensivo, ma non ha cattive intenzioni. C’è odio in quello che faccio? No, assolutamente no".
Perché uno degli attentatori ha invitato ad iscriversi al canale di PewDiePie
In realtà l'invito di uno degli attentatori ad iscriversi al canale di PewDiePie non avrebbe nulla a che vedere con la strage di Christchurch. La frase "subscribe to PewDiePie" è legata alla "sfida" con T-series, un canale indiano che sta per superarlo per numero di iscritti. Una competizione solo virtuale, quindi, che ha innescato tutta una serie di iniziative per aiutare Felix a difendere il suo primato online.
La replica di PiewDiePie
Repentina la risposta dello youtuber, dopo l'invito di uno degli attentatori ad iscriversi al canale al suo canale. Con un post sul suo account Twitter (da 17 milioni di follower) lo svedese ha preso le distanze dai terroristi che hanno terrorizzato Christchuh, definendosi disgustato dal vedere il suo nome citato in quel video ed esprimendo totale solidarietà alle famiglie delle vittime e a chiunque sia stato toccato da questa tragedia.