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“Su TikTok bufale su Covid e vaccini mostrate anche a bambini di 9 anni”: l’app sotto accusa

In un esperimento condotto da Newsguard è stato chiesto a nove ragazzi di iscriversi all’app supervisionati dai genitori, per navigare tra i video e verificare che l’algoritmo non presentasse loro bufale o disinformazione a tema Covid. Per tutti i partecipanti tranne uno, le fake news sul coronavirus si sono presentate dopo meno di 35 minuti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Su TikTok sfide e tendenze viaggiano alla velocità di un clic, ma lo stesso accade per bufale e disinformazione. I moderatori del social si adoperano per arginare questo fenomeno, ma la realtà è che spesso si trovano di fronte a una lotta impari. Avviene in generale con gli account specializzati in complottismo a 360 gradi e con la disinformazione generica, e più in particolare sta accadendo con Covid-19 e con i vaccini. L'ultima denuncia è arrivata dall'azienda specializzata nella valutazione dell'affidabilità delle fonti online Newsguard, che ha accusato i gestori della piattaforma di non fare abbastanza sul tema arrivando a mostrare video di fake news anche a ragazzi di 9 anni che non dovrebbero neppure essere iscritti all'app.

L'esperimento di Newsguard

In un rapporto di pochigiorni fa fa l'associazione ha pubblicato il risultato di un esperimento condotto tra agosto e settembre, al quale hanno preso parte a nove ragazzi, supervisionati dai genitori e di età compresa tra i 9 e i 17 anni. Ai minori è stato chiesto di iscriversi al social e rimanere sulla piattaforma per 45 minuti scorrendo tra i video in attesa di scoprire se si sarebbero imbattuti o meno in bufale o fake news sul coronavirus. Innanzitutto i più piccoli – denuncia Newsguard – sono riusciti a iscriversi senza problemi anche se non arrivavano all'età minima chiesta da TikTok per l'utilizzo dell'app. Inoltre, la prima bufala su Covid-19 si è manifestata sullo schermo entro 35 minuti per tutti i partecipanti tranne uno; a due terzi dei ragazzi sono apparse inoltre notizie false che riguardavano invece i vaccini.

Un meccanismo rischioso

Non è la prima volta che il social più usato dai ragazzi viene accusato di non fare abbastanza contro la diffusione di notizie false su Covid-19 e relativi vaccini. Ad agosto era stata la volta di Media Matters, che aveva simulato il comportamento dei potenziali nuovi utenti imbattendosi in video che facevano disinformazione sul tema. Il problema alla base sembra lo stesso: i moderatori di TikTok fanno sì sparire i video che vengono segnalati di volta in volta, ma non lo fanno immediatamente e non possono contare su sistemi di moderazione preventiva veramente efficaci. Il risultato è che le clip incriminate vengno viste a volte da milioni di persone prima di esere rimosse senza lasciare traccia; inoltre non passa poco tempo prima che la successiva video-bufala virale prenda il posto della precedente, in un gioco del gatto col topo che non ha una fine ma che lascia dietro di sé un passaparola pericoloso per l'informazione e la prevenzione a tema Covid-19.

Tutti i numeri contano

Da qui la denuncia di Newsguard, il cui direttore ha lamentato al The Guardian che "È impossibile conoscere l'entità del problema fino a quando TikTok non renderà pubbliche tutte le informazioni in merito". Il riferimento è al rapporto sulla trasparenza che la piattaforma diffonde regolarmente: "Dicono di aver rimosso 30.000 video di bufale su Covid-19 nei primi tre mesi dell'anno, ed è un buon passo avanti; ma quant'era il totale? Quanti ne rimangono online? Quante visualizzazioni avevano ottenuto quelli che sono stati cancellati? Chi li ha realizzati, da dove arrivavano?". Non sono domande di secondaria importanza: quando TikTok afferma che negli ultimi sei mesi del 2020 "51.505 video sono stati rimossi per aver promosso disinformazione sul COVID-19 e il 71% è stato rimosso prima che ricevesse alcuna visualizzazione", vuol dire che quasi 15.000 tiktok bufala sono stati invece visti; e ciascuna di queste clip potrebbe essere stata visualizzata da un minimo di una a un massimo di svariati milioni di persone, anche minorenni.

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