Telecom Italia ridisegna la governance: Franco Bernabé resta al vertice
Passa la linea di Mediobanca per quanto riguarda il riassetto dei vertici di Telecom Italia: una linea che ha inteso ridisegnare la struttura della piramide di comando, con relativa revisione delle mansioni e delle competenze dei vari manager. Il risultato è stato quello di lasciare Franco Bernabé al vertice dell'azienda, con il ruolo di presidente esecutivo, e di fare un po' di spazio a "giovani" talenti come Marco Patuano, nuovo amministratore delegato, e Luca Luciani, direttore generale con delega sull'America latina. L'attuale presidente di Telecom Gabriele Galateri, invece, resta in azienda come consigliere (sarà indicato da Telco nella lista di maggioranza).
In sostanza, da oggi in poi il presidente dell'azienda avrà un ruolo decisamente più attivo ed influente, con deleghe importanti come le operazioni straordinarie, la finanza, l'amministrazione e il controllo, i rapporti con le authority e la comunicazione. In poche parole: è il vero capoazienda. L'amministratore delegato, in questo nuovo disegno, risponderà direttamente al presidente, entrerà in consiglio di amministrazione ed avrà le deleghe sul business operativo dell'Italia. Per quanto concerne il direttore generale, invece, non entrerà in consiglio, ma sarà responsabile di tutte le attività dell'America latina. Ed è proprio in quest'ultimo passaggio che sta la seconda grande novità di questo riassetto, la governace di Telecom Italia è stata sostanzialmente divisa in due macroaree: l'Italia da un lato e l'America latina dall'altro, cosa mai accaduta prima e che suggerisce la voglia di operare in maniera più mirata e dedicata in paesi molto promettenti come Argentina e Brasile.
Osservando da vicino le decisioni prese dai soci della compagnia telefonica, è possibile riscontare una sorta di doppio standard: da un certo punto di vista, puntando tutto su Bernabè, si sceglie la linea della continuità rispetto al passato, eppure -contemporaneamente- si decide di infondere nuova linfa lasciando che due giovani manager si assumano la responsabilità delle principali aree di influenza di Telecom.
Ciononostante, l'accordo era tutt'altro che scontato. I responsabili operativi di Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Generali hanno dovuto mediare non poco tra le rispettivi posizioni e quella di Bernabè che pure aveva dichiarato di essere disponibile a lasciare più spazio ai giovani manager, ma solo a condizione di restare, di fatto, nella posizione di comando dell'azienda. La scelta per il nuovo AD, alla fine, è caduta sul nome che più di tutti ha conquistato la fiducia degli azionisti, vale a dire Marco Patuano, premiato da Mediobanca e Intesa Sanpaolo. L'uomo di Generali, invece, Luca Luciani, è stato promosso anche per via degli ottimi risultati di Tim Brasil ma resta, comunque, fuori dal cda.