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Trovato morto a 28 anni il co-fondatore di Grooveshark

Il co-fondatore del noto servizio di streaming musicale Grooveshark, Josh Greenberg, è stato trovato morto nella sua casa di Gainesville, in Florida.
A cura di Matteo Acitelli
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Il co-fondatore del noto servizio di streaming musicale Grooveshark, Josh Greenberg, è stato trovato morto nella sua casa di Gainesville, in Florida. A diffondere la notizia è stata la Polizia di Gainsville che ha da poco annunciato che il corpo del 28enne non presenta segni che facciano pensare a un delitto o a un suicidio. Il corpo senza vita dell'uomo è stato trovato all'interno della sua abitazione dala fidanzata che, al ritorno da un fine settimana fuori casa, ha trovato morto Greenberg. La notizia ha fatto subito il giro della rete ed ha sconvolto il mondo del startup americane. Josh Greenberg ha fondato il noto portale per ascoltare musica in streaming nel 2007 quando si trovava a studiare all'Università della Florida con Sam Tarantino. Al momento non sono chiare le ragioni del decesso, in un'intervista rilasciata alla testata giornalista The Gainesville Sun, la madre di Josh Greenberg ha sottolineato che il figlio non soffriva di particolari patologie mediche, ora si attendono i risultati dell’autopsia e gli esami tossicologici.

Prima della chiusura di Grooveshark, avvenuta a maggio 2015, l'azienda di Greenberg vantava più di 40 milioni di utenti mensili e 145 dipendenti. Nonostante l'ottimo successo di Grooveshark, uno dei primi portali ad offrire musica gratis in streaming, il servizio è chiuso a causa delle continue pressioni da parte delle case discografiche e, per evitare di pagare centinaia di milioni di dollari per violazione del copyright, i vertici dell'azienda hanno deciso di bloccare definitivamente il servizio. Dai primi giorni di maggio, infatti, l'homepage di Grooveshark presenta la lettera scritta dal team che ammette gli errori commessi sottolineando che la chiusura riguarda il sito web, le applicazioni per smartphone e tutte le proprietà intellettuali appartenenti al gruppo: "Come parte dell’accordo con le major discografiche abbiamo deciso di chiudere il servizio immediatamente, eliminando tutti i contenuti protetti da diritto d’autore e cedendo il possesso di questo sito, delle nostre applicazioni mobile e delle proprietà intellettuali, inclusi i brevetti e il copyright".

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