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Ti chiamano per aumentare il costo in bolletta, attenzione alla truffa del finto operatore

La truffa non è inedita, ma continua a raccogliere segnalazioni. Nella prima parte un finto operatore telefonico paventa aumenti in bolletta e promette una via d’uscita: cambiare operatore entrando in contatto con un addetto di Federconsumatori o Unione Nazionale dei Consumatori, che però sono completamente estranee all’operazione.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Sono stati più di 47.260 quest'anno i tentativi di truffe telefoniche ai danni dei cittadini segnalati a Federconsumatori. La cifra si riferisce solamente ai primi 7 mesi dell'anno e non solo è già sicuramente cresciuta ad oggi, ma è destinata a farlo fino alla fine di dicembre. Ciascuna telefonata rappresenta un tentativo di raggiro, tra i quali — almeno dai dati raccolti dalla federazione — sembra stia tornando in auge una vecchia conoscenza: la truffa del finto operatore telefonico, che propone un cambio di gestore per l'offerta di casa e smartphone con lo scopo di far sottoscrivere offerte economicamente svantaggiose per i clienti.

Come funziona la truffa del finto operatore telefonico: l'esca

La truffa non è inedita, anzi: è in circolazione da mesi, l'anno scorso aveva già fatto parlare di sé e si compone di due parti. Nella prima parte, una telefonata da parte di un finto operatore telefonico annuncia alla potenziale vittima che sono previsti aumenti in bolletta a causa di non meglio precisate ragioni amministrative. Il truffatore anticipa però alla vittima che c'è una via d'uscita: cambiare operatore per sceglierne uno che proponga una tariffa più vantaggiosa.

Le finte unioni dei consumatori

Per la seconda parte del raggiro le segnalazioni differiscono: qualcuno riferisce che il truffatore cerca immediatamente di chiudere la truffa durante la medesima chiamata, fingendo di passare la linea a un impiegato di Federconsumatori o Unione Nazionale Consumatori che aiuterà la vittima nel cambio; altri raccontano che la telefonata viene chiusa con la promessa di essere richiamati sempre da un addetto di una delle due associazioni, per poi ricevere effettivamente la chiamata anticipata.

Il raggiro si compie

In entrambi i casi l'importante è far credere alla vittima di essere entrata in contatto non con il sedicente operatore telefonico che sta per operare il finto aumento, ma con un soggetto terzo e imparziale che promette di eludere la paventata stangata. È così che il truffatore si guadagna la fiducia del suo interlocutore, e riesce in molti casi a convincerlo a cambiare effettivamente operatore telefonico sottoscrivendo però spesso offerte meno vantaggiose di quelle già attivate.

Come difendersi

Nulla di quel che viene raccontato in queste telefonate è vero, a parte il fatto che al termine delle chiamate ci si trova effettivamente legati a un nuovo contratto. Le denunce relative a questa tipologia di truffa fioccano da mesi: a parlarne era stato anche il presidente della stessa Unione Nazionale dei Consumatori, ovvero uno degli enti chiamati in causa per carpire la fiducia delle vittime. L'unico metodo per difendersi da questi raggiri fortunatamente è a prova di bomba: diffidare da questo genere di comunicazioni.

I gestori telefonici e le associazioni dei consumatori infatti non telefonano in modo proattivo ai clienti per comunicare loro cambi di tariffe, né tantomeno per proporre cambi di operatore che richiedono stipule di contratti. A chiunque si manifesti al telefono con questo intento basta opporre un gentile rifiuto, salutare e riagganciare prima di lasciare il tempo di rispondere.

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