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Trump accusa Twitter di fargli sparire i follower, il CEO: “I tuoi follower sono bot”

Nel corso di un incontro alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti sembra aver speso diverso tempo denunciando al numero uno di Twitter la sparizione di alcuni suoi follower sulla piattaforma. L’interessato ha però risposto spiegando che da tempo ormai bot e account fasulli vengono rimossi in automatico a prescindere da chi seguono.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nella giornata di ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il numero uno di Twitter Jack Dorsey si sono incontrati privatamente alla Casa Bianca per discutere di alcune questioni riguardanti la qualità del dibattito politico sui social network. L'incontro però sembra aver preso immediatamente una piega particolare: secondo quanto riporta il Washington Post citando fonti vicine alla vicenda, sembra infatti che Trump abbia passato gran parte del tempo ad accusare il social network di aver intenzionalmente e silenziosamente fatto sparire numerosi follower presidenziali e di aver fatto la stessa cosa con altri esponenti del partito repubblicano, ignorando che il fenomeno è semplicemente dovuto alle politiche di rimozione di bot e account fasulli in vigore sulla piattaforma ormai da molto tempo.

Stando agli account ufficiali dei due numeri uno, l'incontro in realtà sembra essere andato a gonfie vele: il presidente lo ha definito proficuo e il fondatore di Twitter ha ringraziato Trump per il tempo dedicato alla questione del dibattito pubblico. Non c'è dubbio però che tra l'inquilino della Casa Bianca e il social network non corra buon sangue: Twitter è da sempre uno dei bersagli prediletti di Trump, secondo il quale il social favorisce da sempre le voci contrarie alla propria; l'ultima frecciata del resto risale a poche ore prima dell'incontro, quando Trump ha accusato Twitter — proprio attraverso un tweet — di fare giochetti politici, accennando al fatto che la piattaforma sarebbe solita disiscrivere gli utenti dalle liste dei follower a propria discrezione.

Stando alle fonti del Washington Post il tema sarebbe tornato a galla anche nel corso dell'incontro, durante il quale Dorsey sembra abbia dovuto spiegare il funzionamento degli algoritmi dedicati a neutralizzare i numerosi account fasulli presenti sulla piattaforma. Il fondatore di Twitter avrebbe poi assicurato a Trump di aver ripetutamente perso egli stesso dei follower come conseguenza di queste ronde di pattugliamento automatizzate, e che più il conteggio totale dei follower di un individuo è alto e più alto rischia di risultare anche il numero di bot che si nascondono tra i seguaci legittimi.

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