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Tutti cercano il filtro del gatto dell’avvocato USA, ecco perché trovarlo è impossibile

In queste ore sta facendo il giro del mondo il video dell’avvocato statunitense Rod Ponton, che nel corso di una udienza virtuale si è presentato sotto forma felina a causa di un filtro fotografico lasciato erroneamente attivo. In molti stanno cercando di ricreare il medesimo effetto senza però riuscirci.
A cura di Lorenzo Longhitano
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In queste ore sta facendo il giro del mondo il video dell'avvocato statunitense Rod Ponton, che nel corso di una udienza virtuale si è presentato sotto forma felina a causa di un filtro fotografico lasciato erroneamente attivo. Alcuni hanno empatizzato con il protagonista dell'incidente, altri si sono semplicemente fatti una risata nell'osservare la scena surreale; altri ancora infine si sono precipitati a cercare lo stesso filtro per vivere almeno parzialmente la stessa esperienza. Ritrovare online il filtro da gatto dell'avvocato Ponton è però quasi impossibile — sia all'interno dell'app Zoom dove si è tenuto il meeting, sia altrove.

Un software vecchio di 10 anni

Il motivo è semplice: il filtro fa parte di un pacchetto software molto specifico e che ha anni di vita alle spalle. I filtri fotografici che trasformano il volto delle persone in tempo reale sono diventati di moda grazie ad app come Snapchat, a dispositivi come gli iPhone e a software per le videoconferenze che nel corso degli anni hanno gradualmente spinto su questo aspetto per rallegrare e dare vita agli incontri online. La loro popolarità è esplosa in questi mesi di pandemia, ma in realtà numerose aziende ci lavorano da anni: è il caso di Reallusion, gli sviluppatori californiani del software dietro all'incidente dell'avvocato Ponton.

Il programma si chiama Live! Cam Avatar, risale a più di 10 anni fa e con tutta probabilità è effettivamente stato attivato senza che il protagonista del video ne sapesse nulla. L'app veniva infatti fornita di serie con alcuni laptop del produttore statunitense Dell, e si attivava in tandem con l'accensione della webcam integrata. L'avvocato insomma potrebbe aver erroneamente attivato il filtro con un clic di troppo, ma il programma era preinstallato e già attivo fin dall'acquisto del PC.

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Come funziona il filtro da gatto dell'avvocato Ponton

Nonostante risalga ad almeno il 2007, Live! Cam Avatar vanta funzionalità che poi avrebbero ripreso app che allora non erano neppure state concepite: permette di scegliere un personaggio virtuale da sostituire al soggetto delle riprese, di mostrare emozioni personalizzate sulla base di un numero di emoticon predefinite e di tentare un rudimentale tracciamento dei movimenti del viso. La qualità del filtro ne tradisce l'età, ma non stupisce che molti spettatori del video di Rod Ponton si siano recati online in cerca del filtro. Purtroppo la ricerca non è destinata ad andare a buon fine: da allora Reallusion è passata a occuparsi di software più sofisticati, rendendo irreperibile il suo Live! Cam Avatar tramite canali ufficiali; sul sito del produttore è però ancora presente un manuale di istruzioni che spiega come utilizzare l'app.

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