Tutti i record di Steve Jobs
Un rivoluzionario forse, un predicatore, un inventore, nel senso moderno del termine, laddove fosse pensabile oggi l’invenzione, in termini digitali non di un’unica persona ma di intere community, cioè crowdsourcing come amano definirla i professionisti della rete in tutto il mondo. Nonostante ciò, non si può negare che Steve Jobs abbia del genio. Inventando dispositivi semplici e intuitivi ha consentito a chi li utilizza di diventare creativi, imparare ad esserlo o sperimentare l’invenzione, per l’appunto, per la prima volta.
Oggi è arrivata la notizia in Italia che il fondatore e leader di Apple lascia la carica di CEO dell’azienda, relegandosi a un ruolo rappresentativo e, mentre in rete si rincorrono le notizie sulla sua biografia ufficiale, oltre ai dispiaceri comprensibili diffusi, la rivista Forbes pubblica lo sviluppo delle sue performance nel tempo, in termini di numeri e fatturato naturalmente, e c’è da rimanerne, ancora una volta, stupiti – Jobs nel 1976 fondò Apple con Wozniak, la lasciò nel 1985 per ritornarci nel 1997 – :
– Quota di mercato negli USA dei personal computer: dal 4,4% nel 1998 al 9,1% nel 2010
– Quota di mercato globale dei personal computer: dal 2,8% nel 1998 al 4,1% nel 2010
– Quota di mercato negli USA degli smartphone: dal 14,8% nel 2007 al 25,1% nel 2010
– Quota di mercato globale degli smartphone: fondati nel 2007 da Apple, che produsse il primo iPhone, al 2010 la quota di mercato si attesta al 18,2%
– Le vendite trimestrali: da 1,73 miliardi di dollari a Giugno 1997 a 28,6 miliardi a Giugno 2011
– La perdita netta per il trimestre alla fine di Giugno 1997 era di 56 milioni di dollari rapportata all’utile netto per il trimestre conclusosi nel Giugno 2011: 7,3 miliardi di dollari
– Infine il valore delle azioni: dal costo di 5,52 dollari al 12 Settembre 1997, qualche giorno prima Jobs fosse pubblicamente annunciato, sempre sul sito dell’azienda, nuovamente CEO ad interim, al valore di 376,18 dollari ieri 24 Agosto, quando il fondatore ha pubblicamente reso pubblico in America il cambio nel board in azienda.
Nel 2004 gli fu diagnosticato un raro tumore maligno al pancreas, in una forma meno aggressiva dal comune e dopo aver resistito per alcuni anni, vista anche la crescita sempre costante del colosso nel mercato mondiale del digitale, e dopo alcuni ritiri temporanei, l'ex-CEO adesso ha deciso di passare la palla al suo braccio destro, Tim Cook. In borsa il titolo perde un secco 7%.