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Twitter e Facebook aiutano i terroristi: secondo i servizi segreti sono network per il controllo

I nuovi gruppi terroristici come l’ISIS utilizzano i social network in maniera costante e ponderata. Tanto da essere, secondo il nuovo capo dei servizi segreti inglesi, dei veri e propri network per il controllo a distanza.
A cura di Marco Paretti
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social network terroristi

I social network sarebbero i network preferiti per comandare i gruppi terroristici sparsi per il mondo. È l'accusa del nuovo direttore dei servizi segreti inglesi Robert Hannigan, il quale afferma che i colossi di internet continuano a negare il fatto che i fanatici stiano utilizzando i social per organizzarsi.
Secondo Hannigan, i terroristi dell'ISIS utilizzano servizi come Twitter, Facebook, WhatsApp e YouTube per reclutare nuovi soldati e fare propaganda. Il profilo Twitter del gruppo terroristico è in effetti molto attivo, con circa 40.000 tweet inviati ogni giorno.

"Capisco perché questi servizi hanno una relazione difficile con i governi. Vogliono essere canali neutrali di divulgazione dei dati, ma le loro piattaforme ospitano materiale legato agli estremisti e facilitano l'organizzazione di crimini e atti di terrorismo" Ha spiegato Hannigan "Per quanto possano essere contro questo tipo di azioni, i social sono diventati dei veri e propri network di comando e controllo di terroristi e criminali, i quali trovano questi servizi incredibilmente efficienti esattamente come tutti noi".
Secondo le fonti interne all'agenzia, il lavoro dei servizi segreti è diventato sempre più difficile nel corso degli ultimi mesi a causa della minore propensione a divulgare i dati sugli utenti da parte di aziende come Facebook e Twitter. Inoltre, sempre secondo Hannigan, la diffusione di smartphone e tablet ha moltiplicato le opzioni a disposizione dei terroristi.

social network terroristi

"Le tecniche per criptare messaggi o renderli anonimi, che una volta erano in mano ai criminali più sofisticati e alle nazioni, sono ora di dominio pubblico. In più si aggiungono le innumerevoli applicazioni in grado di aggiungere ulteriori strati di sicurezza, molte delle quali orgogliosamente accompagnate dalla dicitura ‘Approvato da Snowden'" ha continuato Hannigan "Senza dubbio i combattenti stranieri hanno imparato a beneficiare dai leak degli ultimi due anni e i governi hanno bisogno della cooperazione completa da parte dei social network per affrontare questa nuova minaccia".
Hannigan continua spiegando che l'approccio dell'ISIS è differente rispetto agli altri gruppi terroristi: Se Al Qaeda pensava che internet fosse un luogo nel quale pubblicare i contenuti in maniera anonima, l'ISIS lo utilizza come canale promozionale all'interno del quale assoldare nuove reclute e minacciare persone.

In seguito alle rivelazioni di Snowden, i terroristi hanno appreso il funzionamento delle tecniche di spionaggio dei governi e, adeguandosi di conseguenza, sono riusciti a nascondersi meglio agli occhi vigili delle agenzie. Hannigan ha inoltre spiegato che, per riconquistare la fiducia delle persone, "i servizi segreti devono entrare nel dibattito pubblico sulla privacy".
"I guerriglieri dell'ISIS sono consci di ciò che Snowden ha reso pubblico" ha affermato Hazel Bleas, membro del parlamento "In quanto organizzazione fortemente basata sull'aspetto tecnologico e social, è inevitabile che essa abbia corretto il proprio modo di agire in base alla divulgazione dei metodi di spionaggi delle agenzie".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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