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Twitter raddoppia i caratteri massimi: i cinguettii arriveranno a 280

Da oggi il social network di microblogging cambia e introduce una delle novità potenzialmente più importanti della sua storia: i caratteri massimi per singolo post diventano 280, il doppio rispetto ai 140 consentiti fino ad ora.
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A cura di Marco Paretti
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Alla fine Twitter l'ha fatto davvero. Da oggi il social network di microblogging cambia e introduce una delle novità potenzialmente più importanti della sua storia: i caratteri massimi per singolo post diventano 280, il doppio rispetto ai 140 consentiti fino ad ora. Certo, non si tratta di un'apertura totale – inizialmente si pensava che Twitter volesse eliminare completamente il limite dei caratteri – ma la decisione dell'azienda rappresenta comunque un bel cambiamento che, ovviamente, vuole riportare l'attenzione su un social network da tempo in difficoltà. Soprattutto se questa attenzione è quella degli investitori.

Oggi parte quindi un test che, con molta probabilità, lo resterà ancora per poco: diversi utenti hanno la possibilità di pubblicare tweet più lunghi di 140 caratteri, arrivando fino a 280. Le dimensioni dei singoli contenuti non dovrebbero variare, semplicemente se il testo supererà la dimensione del box l'utente dovrà cliccarlo per visualizzare tutto il post. "Riassumere i pensieri in un tweet, ci siamo passati tutti, è una fatica" ha spiegato l'azienda. "È bene sottolineare, però, che non è ovunque un problema. Ad esempio, quando una persona twitta in inglese o in italiano si imbatte velocemente nel limite dei 140 caratteri e deve modificare il tweet in modo che si adatti perfettamente. Ma quando un ragazzo giapponese twitta nella sua lingua, non ha lo stesso problema: finisce di condividere il suo pensiero e ha ancora spazio a disposizione".

La giustificazione per questo grande cambiamento diventa quindi linguistica: in lingue come l'italiano, l'inglese, lo spagnolo e il francese è difficile rientrare nei 140 caratteri, a differenza di idiomi come giapponese o cinese. Elemento inattaccabile, certo, ma è chiaro che se fino ad oggi siamo sopravvissuti con i 140 caratteri un motivo c'è. Anche perché la motivazione alla base della decisione è chiaramente quella di rendere più appetibili i tweet ai grossi investitori, ad oggi spaventati dalla tipologia (e sostanza) dei contenuti prodotti dal social network. Ma anche agli utenti stessi, soprattutto quelli nuovi che faticano ad arrivare e a migliorare la situazione di un social stagnante. L'aumento dei caratteri potrebbe far salire a bordo nuovi nomi e aumentare l'engagement, altro punto debole dell'attuale Twitter.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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