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UberPop, il Tribunale di Milano conferma il blocco: “Il sistema non ha regole”

La richiesta di sospensione dell’inibitoria è stata bocciata e il reclamo nel merito respinto. Insomma, il blocco di UberPop rimane e, anzi, i giudici della sezione specializzata imprese di Milano hanno anche accolto un ricorso depositato dalle associazioni di categoria dei tassisti riguardante un autista dello stesso UberPop.
A cura di Marco Paretti
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Uber finanziamenti

"Torneremo il prossimo 2 luglio" aveva rassicurato Uber al momento della conferma del blocco da parte del Tribunale di Milano. Questa data è arrivata ed è passata, ma il servizio dell'azienda americana è ancora in stato di fermo in tutto il paese. La richiesta di sospensione dell'inibitoria è stata bocciata e il reclamo nel merito respinto. Insomma, il blocco di UberPop rimane e, anzi, i giudici della sezione specializzata imprese di Milano hanno anche accolto un ricorso depositato dalle associazioni di categoria dei tassisti riguardante un autista dello stesso UberPop.

"Il Tribunale di Milano ha definitivamente confermato il blocco del servizio UberPop in tutto il territorio italiano, per evidente concorrenza sleale, ed ha esteso l'inibizione anche nei confronti del singolo driver" hanno spiegato i legali delle associazioni di categoria. "Non possiamo che essere soddisfatti di questo risultato. È la terza volta, nell'arco di meno di tre mesi, che i giudici milanesi hanno emesso provvedimenti volti al blocco dell'app. A questo punto non ci sono davvero più alibi: il servizio non potrà più essere riattivato". La decisione iniziale risale infatti allo scorso 26 maggio, quando il Tribunale di Milano aveva sospeso il servizio di passaggi con conducente su tutto il territorio italiano.

Uberblack taxi

"Il sistema dei prezzi di Uberpop non ha regole predeterminate e trasparenti e anche questo elemento non va certo a vantaggio dei consumatori" hanno continuato i giudici della sezione imprese, che peraltro sottolineano come il modello di Uber non rappresenti un "sistema di semplice recupero di costi fissi" a causa degli "aumenti legati a situazioni contingenti, quali l'aumento della domanda in occasione di determinati eventi". Inoltre i giudici del Tribunale di Milano specificano che il servizio non limita in alcun modo l'inquinamento o la concentrazione del traffico perché, in mancanza di Uber, i clienti si rivolgerebbero ai mezzi pubblici o alle biciclette e non ai taxi.

All'interno del provvedimento viene inoltre trattato l'argomento della sicurezza che, secondo il collegio, non sarebbe garantita dall'azienda proprio a causa del fatto che con UberPop chiunque – previa registrazione e colloquio conoscitivo – può diventare autista. Quest'ultima stangata all'azienda americana va ad aggiungersi a quella che vede protagonista il servizio UberBlack, il business principale di Uber. Nella giornata di ieri, infatti, il Tribunale di Milano ha bocciato il servizio con conducente munito di autorizzazione Ncc (noleggio con conducente) perché il sistema non prevede il rientro in autorimessa.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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