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Un bug di Facebook ha consentito a migliaia di sconosciuti di chattare con i bambini

L’app Messenger Kids di Facebook è stata realizzata con un unico obbiettivo: rendere sicure le conversazioni tra i più giovani senza la possibilità che elementi esterni possano contattare i minorenni. Un bug, però, ha permesso l’esatto opposto, consentendo a persone non autorizzate di accedere a chat con bambini.
A cura di Marco Paretti
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L'app Messenger Kids di Facebook è stata realizzata con un unico obbiettivo: rendere sicure le conversazioni tra i più giovani senza la possibilità che elementi esterni possano contattare i minorenni, a meno che questi non vengano approvati dai genitori. Una falla nel sistema, però, ha permesso l'esatto opposto, consentendo a persone non autorizzate di accedere a chat con bambini. Il problema nascerebbe dalle chat di gruppo: a quanto pare Facebook non ha pensato di proteggerle dalle intrusioni esterne ma anzi ha consentito ai bambini di accedere a gruppi in cui erano presenti anche soggetti non autorizzati.

Nel corso dell'ultima settimana Facebook ha silenziosamente chiuso questi gruppi e allertato gli utenti, ma non ha rivelato pubblicamente la presenza del problema. Nella nota inviata ai genitori, il social network indica di aver "trovato un errore tecnico che consentiva di creare dei gruppi con tuo figlio e amici non approvati dei suoi amici". Stando alla nota, l'azienda di Menlo Park avrebbe chiuso queste chat di gruppo e si sarebbe "assicurata che non siano consentite in futuro". Il social network ha confermato l'autenticità del messaggio e spiegato di averlo mandato a migliaia di utenti nel corso degli ultimi giorni.

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Il problema è nato dal metodo utilizzato da Messenger Kids per gestire le autorizzazioni all'interno delle chat di gruppo. In una chat normale tra due utenti, infatti, il bambino può chattare solamente con account approvati dai genitori, mentre nei gruppi la faccenda diventa più complessa perché coinvolge più autorizzazioni. La falla nasce dal fatto che fino ad oggi un utente poteva creare un gruppo invitando tutti i contatti con cui era autorizzato a parlare, ma in questo modo si mettevano in contatto anche account che non avevano in teoria il permesso di parlare tra loro. Come risultato, migliaia di bambini sono finiti all'interno di chat con persone non autorizzate dai genitori, creando una pesante violazione delle premesse basilari dell'app.

Cos'è Messenger Kids

Lanciata nel 2017, Messenger Kids ha un obiettivo molto semplice: fornire ai bambini tra i 6 e i 12 anni – quindi quelli a cui è in teoria precluso l'accesso a Facebook – la possibilità di utilizzare un servizio di messaggistica istantaneo del tutto identico a quello di Messenger. Con un'unica limitazione: i bambini possono parlare solamente con i contatti approvati dai genitori e non vengono tracciati dai sistemi di targetizzazione di Facebook né visualizzano annunci pubblicitari. All'interno dell'app è inoltre presente una libreria di GIF, adesivi e immagini selezionate e appropriate per un pubblico di giovanissimi. Una mossa, quella di Messenger Kids, che punta chiaramente a spingere anche i giovanissimi ad abituarsi ai prodotti Facebook prima che arrivino sulle altre piattaforme all'età di 13 anni.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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