Nata nel 2007 dalla fusione di tue team (quello di Stepan Pachikov in California e quello di Phil Libin a Boston) che si occupavano di memory capture e di riconoscimento ottico delle immagini, quella di Evernote è una visione molto ambiziosa: creare un cervello esterno, a cui affidare qualsiasi tipo di ricordo.
Il riconoscimento ottico delle immagini era cuore delle ricerche di Stepan Pachikov, che ha anche partecipato allo sviluppo di una delle caratteristiche più innovative dell'Apple Newton, il primo vero e proprio palmare della storia. Ed è proprio da queste ricerche che è nato il concetto che è alla base dell'azienda: per dar vita ad un "cervello esterno", tutto ciò che comprende i nostri ricordi deve essere catalogabile ed elaborabile.
Evernote conta 65 milioni di utenti in tutto il mondo, più del doppio rispetto a soli sei mesi fa: ad oggi l'azienda guadagna 70.000 nuovi utenti al giorno. L’azienda inoltre ha circa 10.000 sviluppatori esterni che progettano applicazioni che si integrano con il prodotto.
Le prospettive per il futuro sono difficili da definire, se non per il breve termine. Phil ha più volte dichiarato che il loro obbiettivo era quello di dar vita ad una startup della durata di 100 anni ed essendo solo al quinto anno di vita, il 95% dei loro piani è ancora in costruzione. Ci ha detto però con certezza, che uno dei progetti più importanti degli ultimi mesi è lo sviluppo dell'applicazione per iOS 7: l'app verra totalmente riprogettata e probabilmente l'interfaccia verrà adattata alla nuova UI del sistema operativo di Apple.