Un prete ha aperto il primo server del Vaticano dedicato a Minecraft
Robert Ballecer, prete gesuita appassionato di videogiochi, ha dato origine al primo server del Vaticano dedicato a Minecraft, il popolare titolo di Mojang con 91 milioni di giocatori attivi. L'idea deriva dalla volontà dell'ecclesiastico di creare una comunità pacifica, priva di tossicità e odio. "Desideravo offrire un luogo che potesse essere meno tossico, in cui potere invitare persone creative, e creare un ambiente nel quale esse possono esprimersi e costruire una relazione", ha rivelato Ballecer ai microfoni di Rome Reports.
Robert Ballecer è un prete appassionato di tecnologia, che in passato ha studiato ingegneria informatica nella Silicon Valley, in California, la terra santa della tech industry. Da questa sua doppia vocazione, religiosa e tecnologica, è nata l'idea di fondere devozione e progresso. Ballecer ha istituito un sondaggio su Twitter per chiedere ai suoi follower – che sono più di 24000 – quale gioco avrebbe dovuto ospitare sul server allestito per l'occasione. La scelta prevedeva tra le opzioni Minecraft, ARK, Rust e Time Fortress 2, ovvero titoli decisamente diversi tra loro – alcuni rivolti alla caccia ai dinosauri come ARK, altri alla sopravvivenza più pura come Rust. Alla fine però, con netto distacco, a prevalere è stato proprio Minecraft.
Al momento il server creato da padre Robert Ballecer, chiamato Digital Jesuit Minecraft Server, è aperto al pubblico, ma è ancora in fase di test; potrebbe quindi capitare di trovarlo non disponibile. Chi vuole può comunque tentare di accedervi per testare il gioco e rilasciare un riscontro affinché l'infrastruttura venga configurata al meglio. Al contrario, chi pensa di poter entrare per trollare o prendere in giro gli altri utenti, incorrerà subito nel ban.