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Un terzo degli utenti del web pratica il sesso virtuale [VIDEO]

Secondo quanto riporta un recente studio statistico, un terzo delle persone che navigano in rete o utilizzano smartphone e tablet pratica sesso virtuale con persone con le quali non hanno una relazione.
A cura di Dario Caliendo
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Nel corso dell'ultimo anno il 34 percento degli uomini e delle donne che utilizzano le nuove piattaforme di comunicazione digitali, ha ammesso di aver inviato e ricevuto immagini sessualmente esplicite tramite Snapchat, le chat su Facebook, oppure utilizzando le webcam o le fotocamere integrate negli smartphone per effettuare videochiamate hard.

E' questo quanto ha evidenziato uno studio realizzato da CyberCompare.net, nel quale un team di sviluppatori ha esaminato le abitudini digitali degli inglesi, un popolo che a quanto pare ama il sesso online: oltre il 60 percento dei milleseicentododici intervistati ha ammesso di aver avuto almeno un'esperienza di cybersex con persone con le quali non avevano una relazione. L'attività più comune è il sexting, praticato da circa il 37% degli intervistati, seguito dalle videochiamate e dal sesso in webcam. Il 15 percento degli intervistati inoltre,  ha ammesso di inviare e ricevere immagini a contenuto sessuale tramite Snapchat.

"La tecnologia sta condizionando tutte le nostre abitudini di vita" – spiega Kimberley Shapley, a capo della ricerca – "rendersi conto che un incontro sessuale su tre è virtuale è stato sorprendente, ma è un elemento essenziale per capire come le persone si avvicinano al sesso al giorno d'oggi. Non occorre più essere nella stessa stanza o addirittura nello stesso Paese per avere un incontro sessuale, ci sono delle applicazioni che facilitano di molto le cose".

Incredibilmente la versione americana dello studio condotto dai ricercatori, ha rilevato che il 16 percento degli utenti americani ha inviato un messaggio a contenuto sessuale ad uno sconosciuto, un particolare interessante, considerando che oltre l'85 percento delle persone intervistate considerano il sexting come una forma di imbroglio.

PRIVACY A RISCHIO – Una recente ricerca realizzata da McAfee ha messo in evidenza un particolare molto importante, che spesso però viene sottovalutato da chi pratica sexting: più della metà delle persone che hanno scambiato immagini a sfondo sessuale, le hanno ancora memorizzate sul proprio dispositivo mobile, nonostante il fatto che un terzo dei proprietari di smartphone e tablet non protegge il proprio dispositivo con password o codici segreti.

Poco più del 40 percento di quelli che hanno invece impostato un blocco al proprio dispositivo, utilizza le stesse specifiche dei dispositivi connessi ad internet, aumentando ancora di più il rischio di violazione dei propri dati personali, immagini comprese.

VIRTUALE E' MEGLIO? – A quanto pare quindi, sempre più persone iniziano ad apprezzare il sesso virtuale. Poco tempo fa è stato presentato a Tokio un vero e proprio simulatore di sesso, utilizzabile con gli Oculus Rift, ed uno sviluppatore ha creato quello che in molti hanno battezzato "il robot del sesso", combinando un robot proprio con il software di simulazione sessuale dei famosissimi occhiali per la realtà virtuale.

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Insomma, le nuove tecnologie hanno senza dubbio contribuito ad eliminare la timidezza e l'ansia da prestazione per diversi utenti di tutto il mondo rendendo le cose sensibilmente più semplici, eliminando del  le emozioni più belle e rendendo tutto più freddo ed impersonale.

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