Non solo criptovalute, opere d'arte e pubblica amministrazione: sulla blockchain – e in particolare usando gli NFT, Non-fungible token – si può basare anche il proprio matrimonio. È quello che ha fatto una coppia americana, entrambi dipendenti dell'azienda di scambio di criptovalute Coinbase, durante la cerimonia: al momento dello scambio degli anelli, i due non se li sono offerti a vicenda ma hanno inviato due "anelli virtuali" sotto forma di token digitali attraverso la blockchain.
All'interno della classica cerimonia ebraica, quindi, gli sposi hanno inserito un momento molto tecnologico: alle loro dita non ci sono anelli, perché le fedi sono state inviate attraverso la blockchain come NFT. Ora lei possiede l'anello che lui le ha inviato e viceversa: la tecnologia si basa proprio sulla possibilità di inviare elementi digitali "unici" in possesso solo del ricevente (o compratore). Insomma, quelle due fedi scambiate sono uniche e innegabilmente in possesso dei due sposi, come solo la tecnologia blockchain può dimostrare. Così nelle foto della cerimonia manca il classico scambio fisico e si inserisce un momento in cui entrambi gli sposi hanno in mano il loro smartphone per approvare l'invio di NFT.
Questa transazione è anche visualizzabile da tutti nei registri della blockchain: basta recarsi a questo indirizzo per vedere lo scambio (ovviamente a costo zero). Il token si chiama "Tabaat", una parola ebraica che significa "anello". I due Token saranno gli unici disponibili sulla blockchain e non potranno essere duplicati né aumentati. Infine, in allegato alla transazione, gli sposi hanno inserito un'animazione che mostra "due elementi distinti diventare una cosa sola". Insomma, c'è un po' di romanticismo anche in uno scambio così tecnologico e nerd, che peraltro sottolinea come due persone appassionate di qualcosa siano riuscite a inserire elementi a loro cari in uno dei momenti più importanti della loro vita.
