USA e Regno Unito sono in “guerra”, ma su Call of Duty: così gli eserciti si sfidano ai videogiochi
Lo scorso 11 dicembre si è tenuta la seconda edizione del torneo esport Call of Duty Endowment (C.O.D.E) Bowl. Si tratta di un evento di beneficenza che vede la partecipazione di membri delle forze militari americane e inglesi per la raccolta di fondi utili all'occupazione dei veterani di guerra. In occasione di questa seconda edizione incentrata su Call of Duty Black Ops: Cold War, per la prima volta in assoluto tutti e cinque i rami militari del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti hanno partecipato tramite le proprie squadre esport, inclusa la Space Force, unità delle forze armate americane responsabile di tutte le operazioni spaziali e nel cyberspazio.
A trionfare alla finale contro la Royal Air Force inglese è stata proprio Space Force, i cui membri, il sergente tecnico Josh Wilson e l'aviere capo Brayden Belfordla, sono stati allenati dai pro-player e streamer "HusKerrs" e "Symfuhny". In generale ogni team partecipante al C.O.D.E Bowl affida l'allenamento dei propri membri a giocatori e giocatrici esport di professione. Al termine della competizione sono stati raccolti 900.000 dollari: quasi il doppio rispetto alla prima edizione del 2019. Josh Wilson ha commentato così l'esperienza: "Sono stato nell'esercito per 12 anni e non avrei mai immaginato di avere l'opportunità di portare in rappresentanza il mio servizio sulla scena mondiale mentre partecipavo con uno dei miei hobby preferiti, i videogiochi".
La vittoria ottenuta dalla Space Force al C.O.D.E Bowl del 2020 ha ancora risonanza nel panorama esport statunitense perché, il 4 marzo scorso, l'Air Force ha presentato ufficialmente la squadra dell'unità militare riservata a spazio e cyberspazio: il team della Space Force è rappresentato dal direttore della sicurezza Jay Raymond e il sergente capo Roger Towberman, entrambi apparsi con il trofeo della competizione vinta in bella vista. Si tratta di un evento significativo, che lascia intravedere la diffusione degli esport e dei videogiochi competitivi in ambiti all'impatto estranei, come quello militare.