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Vasco Rossi, attacco hacker su Facebook: “Questo è per Nonciclopedia”

Un gruppo ha organizzato un attacco alla fanpage del rocker, costringendo gli amministratori a sospenderla temporaneamente. Il blitz come rappresaglia per il “caso Nonciclopedia”.
A cura di Angelo Marra
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La vendetta è un piatto che va servito freddo e la pazienza sembra essere una delle virtù del gruppo "Shit Army", che nei giorni scorsi ha attaccato la pagina Facebook di Vasco Rossi, costringendo lo staff tecnico a sospenderla temporaneamente. Nella rivendicazione infatti il team ha affermato che l'origine dell'attacco è da attribuirsi alla questione Nonciclopedia, il sito satirico che diversi mesi fa è stato costretto a sospendere la sua attività dopo una denuncia del rocker per alcuni contenuti ritenuti offensivi.

La scelta di Vasco Rossi di procedere per vie giudiziarie contro il portale è stata fortemente criticata in rete visto il carattere ironico e chiaramente non informativo del sito, eppure il rocker ha deciso comunque di proseguire per tutelare la sua immagine ed attualmente è in corso un'indagine della polizia postale.  Nonostante siano trascorsi ormai quasi due anni dall'inizio della bagarre giudiziaria, il team di Shit Army sembra non aver digerito ancora la scelta del cantante di Zocca ed ha deciso di "rispondere" alla sua maniera.

Quella della "Shit Storm" (letteralmente "tempesta di m….") è una tecnica ormai conosciuta in rete; un certo numero di utenti si dà appuntamento ad un'ora precisa e comincia a subissare le pagine di commenti chiaramente poco edificanti, costringendo in genere gli amministratori a sospendere la pagina. Nei confronti di Vasco Rossi è stata applicata la medesima tipologia di attacco, e domenica 23 dicembre centinaia di utenti hanno invaso la bacheca del rocker fino a che gli amministratori non sono stati costretti a sospenderla per una consistente "opera di pulizia".

"Caro Vasco Rossi, questo è per Nonciclopedia" è stata la rivendicazione del gruppo, che ha attaccato la pagina del cantante accusandola di condividere  "immagini e contenuti assolutamente idioti per un pubblico di imbecilli". Poche ore dopo l'attacco la pagina è stata però ripristinata e ripulita di tutti i post offensivi.

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