L'iPhone 5s è il top di gamma per Apple, ma come ormai tradizione comanda, è la secona versione sella serie 5: proprio come è successo con l'iPhone 3gs e l'iPhone 4s, lo smartphone introduce diverse novità e miglioramenti, ma nessun cambiamento rilevante per quanto riguarda il design.
Anche quest'anno, mi sarebbe piaciuto vedere un nuovo iPhone con uno schermo più grande, ma in effetti sarebbe una novità che andrebbe totalmente contro il design attuale di Apple e sappiamo che è peccato addirittura pensarle queste cose. L'aspetto dell'iPhone 5s è praticamente identico a quello del modello dell'anno scorso, a partire dalla realizzazione in alluminio, fino ad arrivare alla cura delle rifiniture ed al peso: monotonia a parte, anche ad un anno di distanza l'iPhone è sicuramente uno degli smartphone con il miglior design disponibili in commercio. Pochi sono i suoi rivali, uno su tutti il bellissimo HTC One che in effetti è forse l'unico a reggere il confronto.
La praticità di un display da 4" è indubbia, e la risoluzione di 1136 x 640 del Retina Display riesce a dare una buona resa dell'immagine ed anche se la concorrenza ormai utilizza display a 1080p, inoltre la precisione e la densità di pixel per pollice rendono il display di Apple ancora attuale.
A prima vista l'iPhone 5S potrebbe sembrare identico al suo predecessore, ma se si guardano con attenzione alcuni dettagli ci si rende conto che infondo non è così. Non del tutto almeno. I nuovi colori sono davvero belli, la colorazione nera è stata modificata e sono stati risolti tutti i problemi relativi alla verniciatura ed inoltre è stata introdotta una nuova versione in oro/champagne, che anche se quando è stata presentata mi ha fatto storcere il naso, devo ammettere che vista dal vivo è davvero bellissima.
L'oro brilla anche nella cornice circolare che circonda il nuovo tasto home (colorato in base al colore del telefono), che abbandona del tutto il quadrato stenografato in rilievo, a favore di un semplice strato in vetro il cui compito è quello di proteggere il sensore di impronte digitali al suo interno.
SEMBRA DI ESSERE IN UN FILM DI AGENTI SEGRETI. Utilizzare il Touch ID (è questo il nome della tecnologia di Apple), all'inizio da l'impressione di essere in un film di James Bond, ma è davvero facile abituarcisi e la precisione del sensore è notevole. Avrei preferito che il telefono si sbloccasse al primo tocco del tasto, ma in realtà è necessario prima attivarlo (premendo fisicamente il tasto home o il tasto power) e poi poggiare leggermente il dito sul sensore.
Impostare il Touch ID è semplicissimo. Il tutto è gestito da una procedura grafica "Apple-style", nel corso della quale vi verrà chiesto di toccare il sensore con diverse angolazioni, in modo da riuscire ad aumentare al massimo la precisione del rilevamento. Una volta terminata la procedura, con il Touch ID potrete sbloccare il vostro dispositivo ed utilizzare il dito per approvare gli acquisti sull'App Store e sull'iTunes Store.
Apple ha dichiarato che le impronte digitali verranno memorizzate in un settore interno al processore del telefono, che non verranno sincronizzate con iCloud e che nessuno, NSA compresa, potrà mai accedervi.
L'iPhone 5S è il primo smartphone al mondo ad utilizzare un processore a 64 bit, ma i reali giovamenti di questa nuova architettura sono ancora tutti da valutare. Nei test di velocità che abbiamo effettuato, l'A7 ha ottenuto un risultato spettacolare: i giochi che abbiamo provato vengono eseguiti senza il minimo rallentamento e con una velocità di caricamento mai vista prima, ed i rendering video in iMovie impiegano meno della metà del tempo che sarebbe necessario su iPhone 5. Ma questo è quanto. Attualmente nessuna applicazione riesce a sfruttare la nuova architettura (eccetto iOS 7 ovviamente) e quindi i giovamenti reali nell'utilizzo di tutti i giorni sono davvero pochi. Insomma, introducendo l'A7 Apple ha dato il via ad una nuova generazione per i dispositivi mobili e sono convinto che questo processore inizierà a dare il meglio di se nei prossimi anni.
Il coprocessore M7 forse è ancora più interessante dell'A7 in se. Progettato per raccogliere ed elaborare i dati provenienti da accellerometro, giroscopio e bussola senza far scaricare la batteria, l'M7 è in grado di comunicare al sistema operativo lo stato del vostro telefono: in soldoni, il vostro iPhone saprà, istante per istante, se state guidando, se il telefono è poggiato su una scrivania o addirittura si renderà conto di quando parcheggiate, uscite dall'autovettura ed iniziate a camminare. E' un'ulteriore caratteristica fantascientifica con poche implementazioni attuali, ma le potenzialità sono davvero tantissime: immaginate se il telefono potesse avviare la vostra applicazione preferita appena lo si estrae dalla tasca, oppure se potesse auto-taggarvi su Foursquare quando raggiungete i vostri luoghi preferiti senza influenzare l'autonomia della batteria.
AH, DIMENTICAVO, L'IPHONE TELEFONA ANCHE. La qualità delle telefonate è buona, alla pari ormai di tutti i telefoni attualmente disponibili sul mercato. La connessione alle reti LTE è precisa e veloce ed anche la qualità delle videochiamate FaceTime è migliorata, soprattutto grazie alla nuova fotocamera frontale che garantisce prestazioni migliori in condizioni di scarsa luminosità.
LA BATTERIA E' DELUDENTE. L'autonomia della batteria è una delle delusioni quando si utilizza l'iPhone 5S. Ok, mi rendo conto che è insensato sperare e pretendere un'autonomia maggiore in uno smartphone con queste caratteristiche tecniche e, soprattutto, con queste dimensioni (beh si, più grande è lo smartphone, più grande è la batteria, maggiore è l'autonomia), devo ammettere però che il battery-drain è rilevante e (forse per colpa di iOS 7) l'autonomia del mio iPhone 5S mi è sembrata leggermente inferiore rispetto a quella dell'iPhone 5. Spero davvero che un giorno i produttori risolvano questo problema e, magari, invece di investire su processori da 100 core inizino a trovare una soluzione per migliorare una delle caratteristiche più importanti dei dispositivi mobili.
CHE FOTO! Gli smartphone Android potranno anche rendere disponibili decine di impostazioni manuali per scattare le fotografie, ma l'iPhone 5 è stato per molto tempo il migliore point-and-shoot sul mercato e con il 5S Apple ha fatto ancora meglio. Proprio come è successo con HTC ed i suoi Ultrapixel, il nuovo smartphone di Apple introduce un nuovo sensore con pixel più grandi: in questo modo le immagini, pur rimanendo ad una risoluzione di 8 megapixel, risulteranno più luminose e definite (ed anche più rumorose, in determinati casi).
L'A7 fa vedere i muscoli nell'applicazione fotocamera. Nella nuova modalità Brust, sarà possibile scattare 10 immagini al secondo in piena risoluzione e, con la funzione Moviola, potrete realizzare degli slow-motion a 720p di una qualità mai vista fin'ora in uno smartphone.
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PICCOLE MODIFICHE, GRANDI CAMBIAMENTI. A conti fatti, superficialmente il nuovo iPhone 5S non introduce novità tali da poter parlare di rivoluzione, ma in realtà il nuovo smartphone di Apple ha innovato molto più di quel che sembra. Il processore è veloce, la fotocamera è molto luminosa ed il sensore di impronte digitali è davvero preciso ed integrato perfettamente: c'è da dire però che l'iPhone 5S mi sembra uno smartphone pronto a tutto ma che, attualmente, sfrutta davvero minimanente le sue potenzialità, al punto tale da portarmi a sconsigliarvi l'upgrade se provenite da iPhone 5.
L'iPhone 5s mi piace molto, e probabilmente è lo smartphone che più si addice alle necessità di gran parte degli utenti in tutto il mondo, ma i dispositivi in uscita quest'anno sono tanti, e di certo ne vedremo delle belle.
Insomma, vedetela così: ci vorrà tempo, forse anni, per far si che gli sviluppatori sfruttino la nuova architettura del processore e forse, allora, quando scadrà il vostro abbonamento telefonico biennale, vi ritroverete ancora con un grande dispositivo tra le mani.