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Videorecensione Cookoo smartwatch, un orologio analogico sempre connesso

Nato da un fortunato progetto finanziato su Kickstarter, il Cookoo è un orologio intelligente (o quasi) ben distante dal concetto tipico degli altri smartwatch, che unisce il design classico di un orologio analogico alla presenza di un modulo bluetooth con il quale si connette a smartphone e tablet.
A cura di Dario Caliendo
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Dimenticate per un secondo l'attuale concetto di smartwatch: il Cookoo non lo è, almeno non nel senso stretto del termine. Dimenticate i display LCD o E-Ink: il Cookoo non ne è dotato. Dimenticate le anteprime dei messaggi sull'orologio: il Cookoo non le visualizzerà.

Il Cookoo è un ibrido. Si tratta di un un vero e proprio orologio, sì di quelli dotati di lancette per segnare l'orario e di meccanismi meccanici, che integra un modulo bluetooth con il quale si riesce a connettere ad un iPhone o uno smartphone animato da Android nella versione 4.3 in poi, il cui scopo principale è quello di avvisare chi lo indossa dell'arrivo di una notifica specifica e di una telefonata, e che permetterà di controllare lo smartphone per eseguire alcune semplici operazioni elementari, come scattare una fotografia, eseguire un checkin in Facebook oppure controllare la riproduzione musicale.

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L'orologio

Prima di tutto il Cookoo è un orologio. Non è assolutamente paragonabile ad un Pebble o ad un Galaxy Gear, ed è ben lontano da qualsiasi smartwatch finora conosciuto. Agli occhi di tutti sembra un semplicissimo orologio analogico, ma nasconde una serie di funzioni avanzate che sicuramente saranno utili agli utenti.

Le dimensioni dell'orologio sono generose. E' sensibilmente più grande di un qualsiasi orologio meccanico, ma non supera le dimensioni di un Casio G-Shock. Ovviamente le dimensioni abbondanti del Cookoo sono dovute all'integrazione di ben due batterie rimovibili (la cui autonomia è di circa un anno) e di un modulo bluetooth, che si vanno ad aggiungere ai meccanismi veri e propri con i quali viene segnato l'orario.

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Nonostante la grandezza è ben indossabile. Anche con indumenti non troppo larghi ci si abitua molto facilmente, ed il cinturino in gomma (che di certo non è bellissimo) aiuta a far aumentare la comodità d'utilizzo, influenzata soprattutto dal peso non troppo eccessivo del dispositivo.

La cassa dell'orologio è caratterizzata dalla presenza di quattro pulsanti, due per ogni lato, con i quali si potrà attivare la retroilluminazione del quadrante, cambiare le modalità sonore dell'orologio (attivando o disattivando il suono e la vibrazione) ed assegnare una funzione specifica ad un tasto programmabile, che sarà gestito tramite l'applicazione che accompagna il dispositivo, disponibile sia per iOS che per Android.

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Il quadrante dell'orologio è di colorazione nera e non include alcuna numerazione. A segnare l'orario ci penseranno le lancette, purtroppo non fluorescenti, il che renderà obbligatorio l'uso della retroilluminazione in ambienti poco luminosi, con la quale però sarà difficile distinguere le lancette relative ai minuti ed alle ore.

Insomma come orologio il Cookoo fa il suo dovere: è semplice, intuitivo, non necessita di alcuna attivazione per mostrare l'orario e non presenta alcun elemento aggiuntivo sul quadrante, soprattutto nel caso in cui la connessione Bluetooth sia disabilitata.

Alla ricezione di una notifica si attiverà un'icona (non retroilluminata) posta all'interno del quadrante, univoca per ogni tipologia di notifica, accompagnata da un beep e da una vibrazione nel caso in cui fossero state attivate.

Bluetooth 4.0, un'arma a doppio taglio

Il cuore pulsante del Cookoo è il modulo Bluetooth 4.0 integrato, che se da un lato rende possibile un'autonomia ben maggiore rispetto alla vecchia tecnologia si connessione, purtroppo però attualmente taglia le gambe alla compatibilità del dispositivo: attualmente l'orologio è compatibile esclusivamente con iOS e con una piccola parte dei dispositivi animati dal sistema operativo di Google, quelli con Android dalla versione 4.3 in poi.

Quando ho ricevuto l'orologio in prova ho subito notato dei problemi relativi alla connettività. Spesso la connessione veniva persa, il che rendeva non solo inutile l'utilizzo di un dispositivo del genere, ma anche fastidioso, perchè ogni disconnessione/riconnessione è accompagnata da un segnale acustico ed una vibrazione. Con l'ultimo aggiornamento però, gli sviluppatori della piattaforma pare abbiano risolto il problema, eliminando queste repentine disconnessioni e rendendo tutto molto più stabile e veloce.

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Inoltre, visto che il Bluetooth 4.0 non supporta il protocollo MAP, che è quello utilizzato nei sistemi integrati nelle automobili con i quali trasmettono la ricezione di un messaggio, ed iOS non espone i dati relativi ai messaggi, non c'è alcuna possibilità che il Cookoo ne notifichi la ricezione, il che può rappresentare un'enorme pecca per alcuni utenti.

Le altre notifiche però funzionano senza alcun problema. Facebook, il calendario ed i reminders vengono notificati in tempo reale, ed utilizzando un'applicazione di terze parti per Android, l'orologio vibrerà anche quando si riceve un messaggio su WhatsApp.

L'unica pecca del sistema pensato dai creatori dell'orologio è che tutte le notifiche relative ai social network vengono visualizzate tramite la stessa icona nel quadrante. Tutte le notifiche di Facebook ad esempio vengono visualizzate nella stessa modalità, rendendo praticamente impossibile riconoscere ad esempio un messaggio ricevuto rispetto ad un tag, un poke e così via. Si tratta di una limitazione che non sarà mai risolta, ovviamente dettata dal limitato spazio disponibile sul quadrante, ma il concetto che si nasconde dietro all'idea del Cookoo stesso è proprio quello di avvisare l'utente che "è successo qualcosa" senza specificare "cosa è successo".

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La particolarità più interessante del Bluetooth 4.o – che spinge i costruttori di tutto il mondo ad utilizzare questa tecnologia – è il bassissimo consumo energetico, che permetterà alle batterie sostituibili del Cookoo di durare per circa un anno di utilizzo continuo. Non avendo posseduto il dispositivo per un periodo di tempo così lungo non posso confermarne la veridicità, ma dopo aver visto l'autonomia della batteria nell'UP24 di Jawbone, che utilizza la stessa tecnologia di comunicazione con lo smartphone, sono convinto che il Cookoo riesca a mantenere le promesse fatte dagli sviluppatori.

Sempre connessi

Il Cookoo di certo non è un dispositivo che cambierà la vita di chi lo acquista, ma potrà in un certo senso cambiare lo stato di dipendenza che si ha con il proprio smartphone, evitando di doverlo controllare di continuo grazie ad una serie di notifiche poco invadenti, di certo meno invasive di quelle che troviamo su smartwatch come il Galaxy Gear di Samsung ed il Pebble, che essendo notificate con un'accensione del display dell'orologio attireranno l'attenzione anche delle persone nelle vicinanze, spingendole a leggere parte del messaggio visualizzato sul display. I materiali con i quali è realizzato il prodotto sono di media qualità, ed il cinturino non è certo il massimo che si possa desiderare.

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Insomma, il Cookoo è uno smartwatch (o quasi) dalle poche pretese, rivolto ad un target d'utenza ben preciso, la cui necessità è essenzialmente quella di essere avvisati quando si riceve una notifica, senza poterci interagire se non tramite l'utilizzo dello smartphone.

La nuova applicazione Life per iOS 7 è un grosso passo in avanti, e rende la gestione del dispositivo molto più semplice ed immediata. Peccato per la mancanza del supporto alle notifiche relative ai messaggi ed agli SMS (di certo non da attribuire ai produttori dell'orologio).

Ottimo il prezzo di vendita. Il Cookoo è infatti acquistabile al prezzo di 112,99 euro in offerta su Amazon.it (cliccando QUI), ed è disponibile in diverse colorazioni.

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