Vi è mai capitato che vi rubassero il telefono? In questi casi la prima cosa da fare è chiamare il proprio operatore telefonico e bloccare la SIM per evitare che venga utilizzata da sconosciuti. Un'accortezza che, qui in Italia, è bene avere per fare in modo che il nostro numero non si ritrovi immischiato in qualche losca faccenda, ma che in molti paesi del mondo è legato ad una motivazione più materiale: la bolletta.
L'usanza di tenere una SIM ricaricabile è infatti tutta italiana, perché in molte altre nazioni la prassi comune è quella di stipulare un abbonamento che di mese in mese scala i soldi utilizzati telefonando o inviando messaggi. In questo caso il problema in caso di furto è che i ladri possono effettivamente utilizzare il telefono a nostre spese, quindi il congelamento del contratto è prioritario. Altrimenti potremmo trovarci nella situazione di Osian Rhys Edwards, un ragazzo inglese che si è visto recapitare una bolletta di 15.000 sterline.
Edwards, un insegnante di scuola primaria inglese, si trovata a Barcellona in vacanza quando il suo cellulare è stato rubato mentre chiedeva informazioni ad alcuni ragazzi del posto.
Il 29enne ha immediatamente contattato Vodafone per l'annullamento del contratto, ma appena tornato in Inghilterra ha scoperto l'amara verità: l'operatore dice di non aver mai ricevuto la chiamata e, essendo passati più di 60 giorni, non è possibile ottenere eventuali registrazioni.
In più, Vodafone ha richiesto ad Edwards 15.000 sterline di conto, generato da chiamate internazionali effettuate dai ladri. "Sono chiaramente la vittima di un furto ma Vodafone vuole comunque etichettarmi come il responsabile" ha affermato Edwards.
"Non posso credere che gli permettano di farlo. Se avessi perso la mia carta di credito la banca l'avrebbe bloccata appena notate transazioni strane, ma Vodafone non solo dice che non sono affidabile, ma vuole anche generare profitto da questa storia".
Vodafone ha accettato di ridurre del 30% la somma richiesta ad Edwards, portandola da 15.000 a 10.000 sterline, una cifra che, secondo il ragazzo, lo manderebbe comunque in rovina. "Sebbene Edwards non abbia denunciato la scomparsa del telefono per quattro giorni, gli abbiamo offerto una riduzione del conto del 25%" ha spiegato un portavoce di Vodafone "Ma noi, non avendolo richiamato quando avremmo dovuto, abbiamo aumentato l'offerta portandola al 30%. Siamo anche pronti ad organizzare un piano per il pagamento".
Insomma, pur di prendersi i soldi Vodafone è disposta a proporgli una soluzione a rate. Non è la prima volta che la vittima di un furto si ritrova un conto salatissimo da pagare; per questo nel 2012 la Ofcom ha richiesto che le compagnie telefoniche creassero un tetto massimo per le bollette, in modo da evitare situazioni come questa. Soluzione che, ad oggi, non è ancora stata attuata.