Sarà per lo charme di Hugo Barra, sarà per l'incredibile rapporto qualità prezzo, ma una cosa è certa: ogni prodotto di Xiaomi è ormai sempre accompagnato dalla totale attenzione di esperti del settore e appassionati. E se il colosso cinese è ormai famoso al mondo per i suoi smartphone economici dalla qualità eccellente, quando è stata svelata la nuova Yi Camera, il polverone è stato altrettanto importante. E per una ragione: le action camera come quelle di GoPro, Nilox e Sony stanno spopolando sempre di più ma, soprattutto per i prezzi non economici, prima dell'acquisto gli utenti si chiedono giustamente se questa tipologia di fotocamera fa al caso loro e se vale veramente la pena acquistarle. E bene, venduta praticamente alla metà del prezzo della GoPro più economica, la Yi Camera potrebbe essere la risposta alla loro domanda.
Ma prima di procedere oltre mettiamo una cosa bene in chiaro:la Yi Camera non è prodotta da Xiaomi, nonostante sia stata soprannominata dalla stragrande maggioranza delle persone come la "GoPro di Xiaomi", in realtà questa coloratissima (ma disponibile anche in bianco) action camera economica non è prodotta direttamente dall'azienda di Hugo Barra, bensi da Xiaoyi, un'azienda cinese con la quale Xiaomi sta collaborando ormai da tempo con un numero crescente di dispositivi intelligenti in vendita esclusivamente nello store online di Xiaomi.
Una cosa è certa, quando si acquista e si utilizza la Yi Camera bisogna sempre – e ripeto, sempre – ricordarsi il prezzo al quale è venduta: circa 80 euro. E' un fattore importantissimo, soprattutto per tenere a mente che nonostante la tipologia e il form factor siano praticamente gli stessi di GoPro, si tratta di un prodotto del tutto differente, soprattutto se paragonato ai modelli di fascia alta, che rimangono i padroni incontrastati per quanto riguarda la qualità dell'immagine (soprattutto in condizioni di scarsa luminosità). Una volta in chiaro questo piccolo particolare, possiamo procedere.
Dal peso di 72 grammi e dalle dimensioni relativamente compatte (60,4 x 42 x 20,1 mm), la Yi Camera è animata da un processore d'immagine Ambarella A7LS e il comparto ottico grandangolare di 155° è caratterizzato da un rapporto focale di 2.8. Dati tecnici che molto probabilmente non interesseranno all'utente tipo che decide di acquistare una action camera da 80 euro, ma che in effetti per i più esperti ne mettono in rilievo le prestazioni e le differenze sostanziali con GoPro, che – tralasciando il processore d'immagine – soprattutto per quanto riguarda il grandangolare fa molto meglio.
I video, registrati in MP4 con H.264, variano dalla risoluzione massima di 1080p a 60 fps, fino ad arrivare ai 480p a 240 fps. Disponibile anche lo slowmotion 720p a 120 fps, ma quanto si registra ad alti framerate l'audio non viene catturato.
Per quanto riguarda le foto invece, la risoluzione massima è di 16 megapixel in 4:3 in scatto singolo, ma sono disponibili anche il timelapse e il brust mode in grado di catturare 7 immagini al secondo.
Una cosa però è chiara: la Yi Camera è semplicissima da usare. E' essenziale, una pura punta e scatta, questo è quanto. Essenziale anche per quanto riguarda i pulsanti, che sono tre e includono il tasto di accensione e cambio modalità (posto frontalmente), il tasto di registrazione (in alto) e il tasto per attivare e disattivare il WiFi (sul lato destro).
Un led ad anello fa da cornice al tasto frontale e grazie a due colori distinti indica lo stato della batteria del dispositivo (azzurro quando è carica, rosso quando è quasi scarica). Infine, proprio come in GoPro, sono presenti altri tre led rossi che lampeggeranno durante la cattura di una foto o di un filmato.
E questo è quanto. Nessun display e possibilità di modificare le impostazioni della fotocamera o le impostazioni di cattura. Per farlo sarà essenziale quindi utilizzare l'applicazione ufficiale della Yi Camera, che nonostante sia disponibile ufficialmente esclusivamente in cinese (e attualmente solo per Android), è già stata totalmente tradotta in inglese sul forum MIUI.
L'applicazione è essenziale. La connessione alla fotocamera è veloce, anche se può capitare di cadere in dei fastidiosi timeout, ma si tratta di un problema che sarà risolto a breve con un aggiornamento del firmware. Purtroppo però, ancora nessuna versione per iOS, quindi chiunque voglia acquistare la Yi Camera – almeno per ora – potrà farlo solo ed esclusivamente se dispone di un dispositivo Android.
Per connettere la fotocamera bisognerà, ogni volta, pigiare l'enorme pulsante posto in basso all'applicazione e una volta conessa, sarà possibile impostare una serie di settings che vanno dalla risoluzione di foto e video alla rimozione dell'effetto grandangolare dovuto alla lente: una possibilità molto interessante, che rende la qualità delle fotografie scattate con la fotocamera molto più piacevole, soprattutto in determinate situazioni di scatto.
Insomma, l'applicazione che gestisce la fotocamera è ben fatta, semplice e veloce. Peccato per la versione iOS non disponibile, che di fatto taglia le gambe alle potenzialità di diffusione.
Sempre tenendo a mente il prezzo di vendita, già dai primi scatti realizzati con la Yi Camera ci si rende conto che la qualità c'è. Ottime le immagini scattate in condizioni di alta luminosità, dove soprattutto il bilanciamento del bianco e la saturazione rendono le fotografie molto naturali. Leggermente meno interessanti le foto realizzate in ambienti con poca luminosità, che in condizioni estreme risultano comunque ben bilanciate per quanto riguarda il bianco e la saturazione, ma purtroppo poco luminose ed eccessivamente rumorose. Insomma, il risultato in ambienti bui è paragonabile a quello che si ottiene con una GoPro Hero 3 Silver, che non è male sia chiaro, ma in poche parole la Yi Camera non da il meglio di se in condizioni di scarsa luminosità.
Di buona qualità anche i video, che soprattutto in condizioni di riprese molto veloci potrebbero essere resi imperfetti da una compressione software non ineccepibile, che potrebbe di fatto far comparire per qualche istante zone imperfette, ma che in effetti sono ben superiori alla media dei diretti competitor che, venduti allo stesso prezzo, ottengono risultati ben peggiori.
L'arma vincente della Yi Camera è senza ombra di dubbio il prezzo, che sullo store online di Xiaomi è di 399 yuan, circa 60€, peccato però che venda solo in Cina. Per quanto riguarda il mercato italiano, sono disponibili una serie di alternative in grado di far risparmiare a chi acquista tutti i problemi relativi alla dogana, ma a un prezzo molto più alto, che può variare da circa 90 euro, fino ad arrivare ai 140 euro. Che resta comunque un prezzo niente male sia chiaro, ma la convenienza di acquistare una action camera di questa qualità a 60 euro è tutta un'altra cosa.
Un grosso punto a sfavore della Yi Camera sono senza dubbio gli accessori, praticamente inesistenti (sia originali che non): si tratta di una mancanza importante, considerando la natura stessa della fotocamera, che la rendono poco fruibile in determinate condizioni di scatto.
Insomma, nonostante le immagini non troppo precise (soprattutto in condizioni di scarsa luminosità), la totale mancanza di display e l'assenza di accessori compatibili, la Yi Camera potrebbe essere senza dubbio incoronata come la regina delle action camera entry level di fascia bassa. Anzi, considerando le prestazioni in alcune condizioni di scatto potrebbe concorrere addirittura con la linea Silver di GoPro. Purtroppo però, il prezzo d'acquisto in Italia percentualmente sensibilmente più alto e – di nuovo – la scarsissima disponibilità di accessori disponibili e la necessità di utilizzare l'applicazione anche per cambiare semplicemente la risoluzione di foto e video, rendono adatta la Yi Camera a quella tipologia di utenti che di certo non praticano con costanza sport estremi e hanno bisogno di una punta e scatta grandangolare, divertente e senza troppe pretese.