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YouTube Shorts arriva in Italia: come funziona l’ultimo clone di TikTok

Oltre che il formato, anche il processo di creazione degli Short è molto simile a quello reso celebre da TikTok: le operazioni di ripresa sono gestite da una interfaccia intuitiva che permette di aggiungere ai video anche testo, filtri e altri elementi grafici; all’interno del sistema è poi possibile montare spezzoni diversi e aggiungere musica e audio provenienti da altre clip caricate su YouTube.
A cura di Lorenzo Longhitano
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YouTube ha appena compiuto il prossimo grande passo per avvicinarsi a TikTok: il lancio globale dei video brevi in formato verticale, che la piattaforma ha chiamato YouTube Shorts. Annunciata ormai l'anno scorso e parita in una fase preliminare solmante in India e negli Stati Uniti, la nuova tipologia di contenuto sta arrivando in queste ore sugli smartphone di decine di Paesi, compreso il nostro, e punta a cambiare parzialmente il volto di YouTube.

Un pubblico da 2 miliardi di persone

I più curiosi si saranno già imbattuti in YouTube Shorts nel corso degli scorsi mesi: i primi contenuti in questo formato hanno iniziato infatti da tempo a popolare l'app in una fascia speciale del sito e dell'app per smartphone. La scelta di YouTube di inserire gli Shorts all'interno della sua app princiale anziché utilizzarne una secondaria non è difficile da capire: in questo modo centinaia di milioni di persone che hanno già YouTube si trovano automaticamente sottoposte ai nuovi contenuti, mentre chi desidera lanciarsi nel mondo di TikTok deve scaricare un'app che probabilmente non aveva mai scaricato. Il rischio piuttosto è che inserire i video brevi nello stesso calderone dei contenuti classici possa generare confusione negli utenti. YouTube del resto non è l'unica piattaforma che ha deciso di ispirarsi pesantemente a TikTok per lanciare un nuovo formato di contenuto. Instagram con i suoi reels ha fatto lo stesso un anno fa, rischiando nello stesso modo di confondere le idee degli utenti.

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Gli strumenti per i creator

Oltre che il formato, anche il processo di creazione degli Short è molto simile a quello reso celebre da TikTok: il pulsante per caricare un nuovo video è in primo piano nella barra inferiore dell'app e le operazioni di ripresa sono gestite da una interfaccia intuitiva che permette di aggiungere ai video anche testo, filtri e altri elementi grafici; all'interno del sistema è infine possibile montare spezzoni diversi e aggiungere musica e audio provenienti da altre clip caricate su YouTube. Proprio ques'ultimo aspetto sarà uno dei più interessanti per i creator: la banca dati di audio e canzoni provenienti da miliardi di video già presente su YouTube sarà un serbatoio di ispirazione immenso per i creator. Delle clip esistenti entrerà a far parte anche una vera e propria libreria di canzoni internazionale che comprende brani da più di 250 etichette, dando modo anche a ballerini e cantanti di esprimersi al meglio sulla piattaforma.

La navigazione tra i video

La durata massima dei video resterà di 60 secondi, mentre per navigare tra una clip e l'altra basterà – anche in questo caso come su TikTok – scorrere con il dito in verticale sullo schermo. L'unica sostanziale differenza con la piattaforma di origine cinese è che Gli Short non si potranno scaricare: YouTube desidera che i contenuti rimangano sui suoi server, ma la mosse potrebbe ritorcersi contro l'azienda: uno dei motivi per i quali TikTok è riuscita a far parlare tanto di sé è proprio la possibilità data agli utenti di esportare ovunque i filmati comprensivi del logo della piattaforma.

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