
Non alcool e nemmeno sigarette, in Corea del Nord si contrabbandano chiavette USB. Oggetti ormai quasi futili nel nostro mondo prettamente online, votato al cloud e che malvede i supporti fisici. Eppure all'interno del regime opprimente che controlla anche il web le chiavette potrebbero rappresentare l'unico strumento con il quale poter dare un'occhiata al mondo esterno: in questo senso diventano delle vere e proprie finestre che consentono ai cittadini di scavalcare la censura del governo che impone persino un sistema operativo opprimente. Si chiama Red Star ed è una versione modificata di Linux che registra le attività degli utenti e impedisce l'accesso a programmi e siti indesiderati dal regime.
La soluzione è utilizzare chiavette USB infarcite di contenuti come film, documenti, libri, documentari e testimonianze dei cittadini della vicina Corea del Sud. Il progetto, dal nome Flash Drive for Freedom, chiede di inviare le chiavette ad un indirizzo a Palo Alto in modo da permettere all'organizzazione di inserire i contenuti multimediali da contrabbandare all'interno del paese. Potrebbe rivelarsi uno dei metodi più efficaci per mostrare ai cittadini che il mondo al di fuori del regime non è povero, costantemente in conflitto e inferiore come invece sostiene il governo della Corea del Nord.

Il segreto del successo dell'iniziativa, più che nei 3,5 milioni di PC controllati presenti nel paese – su una popolazione di 30 milioni -, è rappresentato da dei piccoli lettori portatili dotati di schermo da 10 pollici. Attraverso questi device, chiamati Notels, è possibile riprodurre file da chiavetta USB o scheda SD: costano circa 40 euro e sono stati legalizzati dal governo di Kim Jong-Un. Resta però altissimo il rischio per chi tenta di contrabbandare materiale vietato nella Corea del Nord: la pena è la morte e, solo nel 2013, le esecuzioni sono state 80.
Per cercare di aggirare la censura, nel corso degli ultimi anni i dissidenti hanno tentato numerose strade, tra cui l'utilizzo di palloni aerostatici per trasportare oggetti da una parte all'altra del confine e camion di rifornimenti che dalla Cina portano il materiale in Corea del Nord. Le chiavette vengono anche passate di mano in mano attraversando a nuoto i fumi Yalu e Tumen, proteggendo le memorie all'interno di sacchetti. Sfruttando questi metodi i dissidenti riescono a trasportare tra le 3 mila e le 5 mila chiavette USB all'anno, ma l'obiettivo è quello di utilizzare i Notels per raggiungere le 10 mila memorie inviate annualmente a combattere il regime.
