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Opinioni

24 ore con l’iPhone 5s: le nostre prime impressioni sul nuovo smartphone di Apple

Come non accadeva ormai da tempo, il nuovo iPhone ha introdotto alcune novità delle quali vale davvero la pena parlare. Ecco le nostre prime impressioni sulla punta di diamante dei dispositivi di Apple, dopo 24 ore di utilizzo.
A cura di Dario Caliendo
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Una cosa è certa, chi ha portato nelle proprie tasche un iPhone 5, con l'iPhone 5s avrà esattamente lo stesso feeling. Stessi bordi curvi, stesse dimensioni, stesso tutto. Sono cambiati esclusivamente il tasto home ed il flash, ed in effetti sono questi gli unici particolari visibili che lo contraddistinguono da un iPhone 5.

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IL COLORE NON E' DELICATO COME NELL'IPHONE 5.  Il mio vecchio iPhone 5 nero/ardesia (che in effetti ho venduto da qualche tempo) è stato sostituito dalla nuova versione in oro, l'unica versione totalmente differente dalle altre colorazioni disponibili con l'iPhone 5: ammetto di essere stato uno di quelli che hanno storto il naso alla presentazione, ma in realtà la nuova finitura è molto meno "sgargiante" di quel che sembra, ed in un certo senso può essere considerata come la controparte di quella in alluminio ed argento presentata con l'iPhone 5.

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IL TASTO HOME NON E' CAPACITIVO. Il grande cambiamento è proprio qui: il vecchio rettangolo arrotondato e stenografato sul tasto è ormai storia, ed è stato sostituito con quello che sembra essere un cerchio leggermente più piccolo, piatto e con un bordo in metallo (nella stessa colorazione del telefono). A differenza di quanto pensano alcuni utenti, il tasto home resta composto da un meccanismo meccanico, il cui "scatto" a dire il vero sembra molto più solido rispetto al modello precedente (forse forse Apple ha risolto i problemi che lo affliggevano?).

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Naturalmente il tasto home non è più solo un tasto. Nel suo interno, o meglio sotto di se, nasconde un sensore di impronte digitali davvero molto preciso e veloce. Dopo essere entrati nell'ottica che per lo sblocco del telefono bisogna prima pigiare fisicamente il tasto e poi appoggiarci il dito leggermente, ci si rende conto che il processo è relativamente semplice e molto preciso. Ogni iPhone può memorizzare fino a 5 impronte digitali (e si, a quanto pare anche le zampe dei cani). Sbloccare il telefono con il Touch ID diventerà facilmente un'abitudine, ma le sue potenzialità sono indubbiamente destinate a cambiare le modalità di pagamento tramite dispositivi mobili: sarà possibile eseguire i pagamenti senza inserire mille username e password, ma semplicemente appoggiando il proprio dito sullo scanner ed il gioco è fatto.

Chiaramente, Apple ha studiato nei minimi dettagli il software che accompagna il sensore. Non solo il processo di registrazione delle impronte digitali è davvero molto semplice, ma lo sblocco del dispositivo è veloce ed elegante. Dopo tre tentativi di riconoscimento falliti, l'interfaccia dello scanner scorrerà verso sinistra, un po come se volesse dire "forse è meglio che lo facciamo in questo modo". Ogni tentativo fallito genera un messaggio, visualizzato con lo stesso stile minimalista ed elegante di iOS 7: scorrere per sbloccare e prova ancora.

L'aggiunta di un sensore di impronte digitali come un nuovo elemento chiave in un iPhone mi è sempre sembrata una mossa molto audace, perché quando si prova ad introdurre "tecnologia fantascientifica" nei nuovi dispositivi, si rischia di essere ridicolizzati se poi non funziona bene: sono rimasto piacevolmente stupito da quanto Apple abbia reso "normale e naturale" l'integrazione del Touch ID nel suo dispositivo e soprattutto nel suo sistema operativo, e di come sia funzionale (ed invisibile) il tutto.

VELOCE, MA QUANTO? Ok, è palese che l'iPhone 5s debba essere veloce, soprattutto rispetto ai suoi predecessori. Quando Apple ha introdotto il nuovo A7 lo ha subito pubblicizzato come due volte più veloce del suo predecessore, ma le aziende dicono un sacco di cose sui loro nuovi prodotti.
In realtà, nonostante il processore dual core affiancato da un solo gb di ram, già il vecchio iPhone 5 attualmente risulta molto veloce e fluido, ed è davvero difficile rendersi conto di sensibili miglioramenti nell'iPhone 5s quando già con il modello precedente è tutto praticamente istantaneo.

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I nostri test hanno messo in risalto che in realtà la potenza di calcolo del nuovo processore è davvero (quasi) il doppio del suo predecessore, ma in realtà si tratta di un discorso molto più complesso: bisogna tenere bene a mente le differenze tra la pura e semplice potenza di calcolo, e velocità nell'esperienza utente.
L'iPhone 5s è il primo smartphone ad utilizzare un'architettura a 64 bit: è una novità davvero importantissima per il mondo dei dispositivi mobili, ma in realtà (ad oggi) le differenze con i 32 bit sono davvero irrilevanti, perché nessuna delle applicazioni attualmente disponibili in App Store è stata ottimizzata per sfruttarne al meglio le potenzialità.

L'unico "software" (se così vogliamo chiamarlo) ad essere ottimizzato per i 64 bit è proprio iOS 7 che sull'iPhone 5s viene eseguito senza il minimo intoppo e più velocemente (in determinati casi) di quanto accade con l'iPhone 5. Ma le differenze sono davvero poco rilevanti e, nella maggior parte dei casi, sono convinto che l'utente medio non se ne renderebbe conto. La storia cambia sostanzialmente se si passa da iPhone 4s ad iPhone 5s: in soli 2 anni, la potenza di calcolo è aumentata di ben sei volte, e le differenze tra i due modelli sono più che significative.

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MA C'E' DI PIU'. Ho la fortuna di utilizzare il nuovo iPhone da circa 24 ore, e la feature che mi ha stupito di più è stata quella (forse) meno pubblicizzata: la fotocamera. Il nuovo sensore presente sul telefono, affiancato dalla potenza di calcolo del processore, rende possibile la realizzazione di scatti con una qualità davvero elevatissima, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità, ed i video al rallentatore sono accompagnati da un software di editing non perfetto, ma indubbiamente funzionale. Il risultato è eccezionale.

La batteria è stata una grossa delusione nell'iPhone 5s, e forse la colpa può anche essere di iOS7 che non è pienamente ottimizzato. L'autonomia mi è sembrata è leggermente inferiore a quella del modello precedente: con un utilizzo medio/basso si riesce ad arrivare anche a fine giornata, ma appena si utilizza lo smartphone con più frequenza, la batteria inizia a scaricarsi molto velocemente, al contrario della temperatura del dispositivo, che aumenta sensibilmente.

Insomma, le mie prime impressioni sul nuovo iPhone 5s sono più che buone. Passerò il week end ad utilizzare il dispositivo a fondo, per poter realizzare la videorecensione completa. Prima però voglio rispondere ad una domanda che mi state facendo in molti su Facebook: vale la pena passare da iPhone 5 ad iPhone 5s? Mettiamola così, la scelta sarebbe più sensata se aveste un iPhone 4s (o inferiore), ma io sono convinto che gran parte di voi è appassionato come me, e correrà subito ad acquistarlo.

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